Marcianise. Omicidio Cortese del 2006, il pm: «Carcere a vita per sette imputati»

Marcianise. Omicidio Cortese del 2006, il pm: «Carcere a vita per sette imputati»
Sabato 20 Settembre 2014, 22:56
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MARCIANISE - In un anno gli sono piovute addosso sette misure cautelari. E ora, l'imprenditore nel settore delle pulizie, vincitore di appalti all'Asl di Caserta, Angelo Grillo di Marcianise, rinchiuso al 41bis (carcere duro) per essere stato il mandante dell'omicidio di Angelo Cortese, un ragazzo considerato vicino al gruppo Piccolo, ucciso dal clan Belforte, egemone a Marcianise. L'uccisione avvenne a Maddaloni il 15 settembre 2006. Dopo otto anni e tre pentiti, si è fatto luce sul delitto. Il pm della Dda di Napoli, Luigi Landolfi, venerdì scorso ha invocato le condanne per sette persone: per il boss Salvatore Belforte, per Giuseppe Grillo, figlio dell'imprenditore, per Giorgio e Clemente D'Albenzio, Felice Napolitano, Clemente Daniele Rivetti e Francesco Zarrillo. Mentre ha chiesto la condanna a otto anni di reclusione per Giovanni Timbone per la sola estorsione.



Angelo Grillo, invece, ha scelto di essere giudicato con rito ordinario e il processo di aprirà davanti ai giudici della corte di Adssise di Santa Maria Capua Vetere, presidente Giovanna Napoletano, a novembre. Con lui, sono imputati anche i pentiti Bruno Buttone e Domenico Cuccaro.
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