Referendum, voto nelle scuole sicure

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Domenica 4 Dicembre 2016, 07:00
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CASERTA - I veleni cedono il passo alla volontà popolare. È il giorno del referendum costituzionale, che mette fine a una campagna dai toni durissimi nel Paese, di cui però in provincia di Caserta è giunta solo l’eco, seppure anche qui siano arrivati i big delle ragioni del sì e del no, a partire dal presidente del consiglio Matteo Renzi per finire ai leader del Movimento Cinque Stelle Di Battista e Fico. La macchina elettorale ha completato tutte le procedure di insediamento dei seggi, che ammontano a 928 in totale, di cui 91 nel capoluogo. Gli elettori sono 713.441, divisi in 343.252 uomini e 370.189 donne. La task force messa in campo dalla prefettura è guidata dal viceprefetto Vincenzo Lubrano, dirigente dell’ufficio elettorale provinciale. La novità è rappresentata dal cambio della sede di alcuni seggi in dieci comuni, in seguito alle verifiche di agibilità effettuate nei plessi a tutela della sicurezza dei cittadini. Le rinunce dei presidenti di seggio non rappresentano stavolta un dato significativo: a Caserta appena due presidenti hanno rifiutato ieri in extremis. Il prefetto De Felice commenta: «I nostri uffici sono in grado di garantire, come sempre, un’efficace organizzazione delle operazioni e il regolare svolgimento del voto. Sono due i binari che stiamo percorrendo per far sì che i cittadini votino serenamente».
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