Lavornia, annuncio choc: «Chiudo le scuole non a norma»

buonarroti
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di Lia Peluso
Giovedì 11 Maggio 2017, 08:00
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CASERTA - La grave situazione finanziaria della Provincia di Caserta ha determinato che l’Ente non è più in grado di fare fronte alle funzioni attribuite dalla legge. Il decreto del presidente facente funzioni, Silvio Lavornia contenente la disposizione di chiusura degli istituti scolastici superiori privi dei requisiti di sicurezza ed agibilità sarà firmato in queste ore. Difficile dire con certezza per quali scuole dopo il Buonarroti di Caserta per i quali sarà disposta la chiusura. In lista ci sarebbero l’istituto Mattei di Caserta, i licei Nifo e Taddeo di Sessa Aurunca e la sezione distaccata del liceo Cirillo di Aversa rispetto ai quali sono stati effettuati i sopralluoghi nei giorni scorsi e che non avrebbero i requisiti necessari per rimanere aperti. Ma sono circa 50 gli edifici scolastici per i quali potrebbe giungere, nei prossimi giorni, lo stop alle lezioni. Il settore Edilizia scolastica della Provincia completerà la ricognizione per verificare quali e quanti istituti sono sprovvisti delle certificazioni previste dalla legge (antincendio, agibilità, staticità e sicurezza sul lavoro) e senza le quali sarà disposta la chiusura immediata. La decisione di mettere fine alle lezioni per gli studenti della provincia di Caserta è stata presa al termine dell’incontro che si è svolto ieri mattina in prefettura. L’incontro è stato presieduto dai vice prefetti Gerlando Iorio e Vittoria Ciaramella, e convocato, dietro richiesta di Lavornia di un comitato straordinario per la sicurezza e l’ordine pubblico, allargato ai sindaci e alle istituzioni scolastiche provinciali e regionali. Lavornia, accompagnato dai capigruppo Francesco Bortone, Antonio Mallardo e Angelo Sglavo, dal direttore generale e responsabile finanziario, Giuseppe Vetrone, e dai dirigenti all’Edilizia Scolastica, Paolo Madonna; alla Viabilità ed Ambiente, Antonino Del Prete; al Personale, Aniello De Sarno; all’Urbanistica e Datore di Lavoro, Gennaro Spasiano e dal responsabile del comitato dei genitori, Umberto Marzuillo, ha illustrato ancora una volta la drammatica situazione finanziaria dell’Ente e la sua impossibilità ad espletare le proprie funzioni ed attività istituzionali. 
Lavornia inoltre ha illustrato gli ultimi sviluppi delle indagini giudiziarie e degli accertamenti svolti dalle forze dell’ordine, sempre su delega della procura della Repubblica, in materia di sicurezza degli istituti scolastici superiori, molti dei quali sprovvisti di qualsiasi certificazione inerente la funzionalità degli immobili ospitanti, come hanno dimostrato i recenti casi del sequestro dell’istituto tecnico Buonarroti di Caserta e delle altre scuole superiori già sotto la lente degli inquirenti e comunque pronte per essere chiuse a seguito di apposita attività investigativa. Della decisione assunta da Lavornia è stata informata anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Campania, Luisa Franzese, per l’adozione dei provvedimenti di propria competenza. «È l’ultima decisione - ha affermato Lavornia - che avrei voluto prendere in vita mia perché, da insegnante, mai mi sarei sognato di chiudere una scuola. Fino ad oggi ho cercato di evitare tutto questo ma ormai non è più procrastinabile la chiusura degli istituti non a norma, atteso che lo impone la legge, come dimostrano i diversi caso di sequestro degli edifici operati dalla magistratura fino ad oggi ed altri che arriveranno nei prossimi giorni. Il Governo sordo non ha voluto ascoltare le nostre richieste di aiuto». Intanto per stamattina è prevista, alle 10, la riunione convocata dai sindacati presso la sede dell’ex Saint Gobain a cui sono stati invitati il governatore Vincenzo De Luca, i parlamentari e consiglieri regionali casertani, i sindaci, i dirigenti scolastici, i rappresentanti delle organizzazioni datoriali ed i rappresentanti del terzo settore. Entro oggi si chiudono le sottoscrizioni all’emendamento presentato dalla parlamentare Camilla Sgambato. L’emendamento, che è stato firmato anche dai parlamentari casertani Carlo Sarro e Giovanna Petrenga, rappresenta l’unica possibilità per far uscire la Provincia dalla paralisi causata dal deficit finanziario.
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