Il vescovo: «Sesso in piazza, schiaffo alla città»

piazza Gramsci
piazza Gramsci
di Andrea Ferraro
Domenica 2 Luglio 2017, 09:19 - Ultimo agg. 09:27
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CASERTA - «Non mi sono granché meravigliato. Sono anni che stiamo distruggendo la cosiddetta morale cristiana, ormai non ci si scandalizza più di nulla. Mi domando cosa dovrebbe frenare questi ragazzi. Sono dei trentenni, come ho saputo, ma sono come dei ragazzini che non sanno frenare i propri istinti. È troppo tardi per scandalizzarsi». Il vescovo di Caserta, monsignore Giovanni D’Alise, non usa parole tenere per la coppia, lui 34enne di San Nicola, lei 26enne di Casagiove, che la notte tra martedì e mercoledì ha consumato un rapporto sessuale in piazza Gramsci, all’esterno dei giardini della Flora. Un rapporto filmato da altri coetanei, quelli del popolo della movida, e finito sui social. Poi l’identificazione (con l’arrivo di una multa) da parte dei carabinieri e il divieto di tornare in città della durata di un anno scattato ieri per i due focosi amanti.
Vescovo, si ripropone il problema della movida in città. Questa volta con episodi che confermano il degrado anche dei valori morali...
«Tutti inneggiano alla movida ma mi domando cos’è la movida? È divertimento ma a spese di chi? Prevale questo ragionamento tra i giovani: mi devo divertire, mi devo sballare ma non mi interessa nulla degli altri. È così si arriva anche ad episodi di sessualità senza amore. Episodi che non condivido e che condanno ma certa morale perbenista mi dà fastidio. Il matrimonio, l’amore e la sessualità, se collegata con l’amore, sono dei valori. Ma cosa si fa nelle famiglie e nella scuola per insegnarli? Nelle scuole addirittura sta entrando con forza la cultura gender. E allora perché scandalizzarsi di chi non sa controllare i propri istinti? Bisogna domandarsi perché si è arrivati a questo e cosa è stato fatto in questi anni».
La città, in certe fasce orarie e soprattutto in alcune zone, appare senza regole, senza controlli. Qual è l’appello al sindaco e ai rappresentanti delle istituzioni? 
«Ognuno deve accollarsi le proprie responsabilità. Il rispetto della legalità è un compito di tutti. La città ha potenzialità anche sotto il profilo turistico che vanno sfruttate. Caserta deve saper accogliere ma certamente non può consentire che si verifichino questi episodi. Quelle scene di sesso in centro, a pochi passi dalla Reggia, sono anche uno schiaffo all’immagine della città e al turismo».
Ai due protagonisti cosa dice?
«Nulla. Non li conosco. Condanno l’episodio ma non incoraggio il perbenismo».

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