Evasori, dieci miliardi
sotto le mattonelle

Evasori, dieci miliardi sotto le mattonelle
di Francesco Pacifico
Lunedì 24 Ottobre 2016, 09:35 - Ultimo agg. 19:40
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Oltre sei volte il prodotto interno lordo del Paese. Complice la loro indole da formiche, gli italiani hanno tra denaro liquido, case o partecipazioni societarie un patrimonio di 9.500 miliardi di euro. Che per più della metà (circa 5.600 miliardi) è impegnato sul mattone e che, soprattutto, a differenza del Pil ha visto crescere quasi ininterrottamente il suo valore. Ed è proprio per questo che il governo - come i precedenti - deve mettere le mani sul risparmio nel tentativo di rendere sostenibile un quadro finanziario sempre meno certo. Ma dove sono davvero nascosti tutti questi soldi? Negli anni scorsi, con l'Imu/Ici e con gli abbozzi di riforma del catasto, si è provato a fare cassa con il bene rifugio per eccellenza, la casa. L'aliquota sulle plusvalenze finanziarie (dividendi borsistici, cedole obbligazionarie) è passata in un colpo solo nel 2014 dal 12,5 al 26 per cento. Con 75 miliardi di euro in pancia le casse previdenziale private prima si sono viste alzare la tassazione al 20 per cento, poi hanno dovuto subire il pressing del governo per finanziare un fondo per l'economia reale o per entrare in Atlante 2, il veicolo che deve sia aiutare il sistema bancario ad ammortizzare le sofferenze sia il salvataggio del Monte dei Paschi dei Siena. Adesso da Palazzo Chigi e via XX settembre guardano in direzione di quello che sarebbe nascosto al Fisco nelle banche. Iniziando dal contenuto delle cassette di sicurezza. Da anni l'attuale capo della procura di Milano Francesco Greco, un'autorità sul versante dell'antiriciclaggio, ripete che «ci sono 150 miliardi in contanti chiusi nelle cassette di sicurezza in Italia e all'estero». In un'evasione che, sommata ai beni e agli immobili, supererebbe i 300 miliardi. Per altri, almeno sul versante interno, questa stima è eccessiva.


Numeri precisi, proprio per la poca trasparenza della strumento, non ce ne sono. L'Abi, negli anni scorsi e con un monitoraggio parziale, aveva parlato di un milione e mezzo di scomparti blindati. Che in totale dovrebbero essere due milioni. Metà dei quali vuoti, o meglio dire svuotati in relazione alle necessità. Ancora più complesso capire che cosa contengono e il loro valore: le ipotesi più ottimistiche parlano di circa 50 miliardi tra liquidi e preziosi. Questo perché, de facto, il fisco finisce per interessarsi delle cassette soltanto quanto si registrano strani movimenti di danaro verso l'estero. Ma per capire quanto è magmatico questo fronte del risparmio, è emblematica la vicenda di un imprenditore vicentino: qualche anno fa si vide svuotata dai ladri la sua cassetta di sicurezza.

Senza fare un plissé accettò il rimborso fortettario da 20mila euro propostogli dall'assicurazione della banca.
Poi gli inquirenti, scoprendo i colpevoli e recuperando parte della refurtiva, si accorsero che l'uomo era stato alleggerito di oltre 100mila euro. Tutti, naturalmente, in nero. Più certa invece la stima della parte della liquidità che Bankitalia ha fatto nel suo ultimo monitoraggio sul risparmio degli italiani: 141 miliardi di euro. Di questi almeno 10 miliardi sarebbero letteralmente nascosti dentro il materasso, sotto la mattonella o, come nel caso di Fabrizio Corona, nel controsoffitto.
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