Brexit, EasyJet chiede "asilo" fuori dal Regno Unito

Brexit, EasyJet chiede "asilo" fuori dal Regno Unito
Venerdì 1 Luglio 2016, 13:56 - Ultimo agg. 15:15
2 Minuti di Lettura
Easyjet ha avviato colloqui con gli enti regolatori dei principali Paesi europei per spostare il proprio quartier generale dal Regno Unito dopo la Brexit, annuncia Sky News che spiega la notizia come una conseguenza del referendum del 23 giugno. Ma la compagnia aerea smentisce, sottolineando che «non ha in programma di spostarsi da Luton, la nostra casa da 20 anni». A parlare è un portavoce di EasyJet, spiegando che il vettore aereo ha comunque «avviato un processo formale di acquisizione di un certificato di operatore aereo (coa) nell'Unione europea».

«Easyjet - afferma - sta trattando con il governo del Regno Unito e con l'Ue per assicurare il proseguimento del mercato aereo pienamente libero e deregolato, che permetterebbe a Easyjet e a tutte le compagnie aeree di continuare ad operare così come fanno oggi». Prima del referendum, comunque, Easyjet «ha avuto discussioni informali con alcuni regolatori europei per l'ottenimento di un certificato di operatore aereo in un Paese Ue per consentire alla società di volare in Europa come ora. Adesso è partito un processo formale per acquisire il certificato». Pertanto «finché non saranno chiariti i contorni dei negoziati tra Regno Unito e Unione europea Easyjet non ha necessità di fare cambiamenti strutturali o operativi».

Stando alle indiscrezioni di SkyNews l'operazione potrebbe riguardare una piccola parte dello staff, ma questo dipenderebbe anche dalla normativa prevista dal Paese prescelto. Nella base di Luton la compagnia aerea ha circa 1.000 dipendenti che operano in funzioni quali la finanza, It e marketing. Si tratterebbe in ogni caso di rivedere la struttura societaria, nel senso che quella che è ora la capogruppo diventerebbe la controllata britannica di una entità domiciliata nella Ue, ma per ora si tratta solo di congetture.

In una dichiarazione diffusa subito dopo la vittoria del Leave al referendum del 23 giugno, Easyjet aveva indicato di avere all'esame «varie opzioni che le permetteranno di continuare a volare in tutti i suoi mercati». McCall aveva aggiunto di avere scritto al Governo britannico e alla Commissione Ue per chiedere il mantenimento della Gran Bretagna nel mercato unico dell'aviazione Ue.



 
© RIPRODUZIONE RISERVATA