Le battaglie degli anti-euro con soldi e privilegi dell'Ue

Le battaglie degli anti-euro con soldi e privilegi dell'Ue
di David Carretta
Domenica 11 Maggio 2014, 10:15 - Ultimo agg. 12 Maggio, 10:48
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Potrebbero essere i grandi vincitori delle elezioni del 25 maggio, promettono di distruggere l’Unione Europea che mette le mani in tasca dei contribuenti nazionali, ma quando si tratta di soldi e privilegi, gli euro-scettici non si fanno scrupoli. Anzi. Spesso gli anti-europei – dalla Lega Nord di Matteo Salvini al Front National di Marine Le Pen, passando per l’Ukip di Nigel Farage – si comportano in modo molto più opaco dei partiti europeisti, approfittando di controlli finanziari meno rigidi per moltiplicare entrate che, a volte, vengono dirottate nelle tasche degli europarlamentari. Fondi per gli uffici nazionali che finiscono su conti correnti personali. Mogli, parenti e amanti assunti come assistenti o funzionari. Soggiorni di lusso pagati dal contribuente europeo. Fondazioni e Partiti di carta che vengono utilizzati come bancomat. Sono queste alcune delle pratiche che il Messaggero ha potuto ricostruire analizzando i bilanci di gruppi parlamentari, partiti e fondazioni legati a movimenti euro-scettici e grazie ad alcune testimonianze anonime.



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