Dalla Bignardi l'antirenziano Staino non viene mai interpellato e se va

Daria Bignardi
Daria Bignardi
Venerdì 14 Febbraio 2014, 22:17 - Ultimo agg. 22:18
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ROMA - Il dibattito succoso. Daria Bignardi apre la puntata delle "Invasioni Barbariche" su Renzi futuro neo-premier. L'ospite da coccolare Enrico Mentana, reduce dalle fatiche di "Tg La7". In collegamento Deborah

Serracchiani, governatore del Friuli e Sergio Staino, storico vignettista dell'Unit. Ce ne sarebbe abbastanza per un dibattito avvincente.

La Serracchiani da Udine è renziana, Mentana apparentemente equidistante (ma la Bignardi lo punge: "Ecco il nuovo direttore del Tg1"), Staino-da-Firenze un ultra "anti" renziano. Peccato che la conduttrice non riesca a smarcare il programma dalla beatificazione del segretario Pd, propinato in tutte le salse, nella forma di precedenti interviste a La7 e alle "Invasioni". Mentana spiega all'ex conduttrice del Grande Fratello come ha previsto tutto ("sì, il messaggino a Matteo in direzione poteva essere mio"), Serracchiani, pur senza entusiasmo,

osserva come il sacrificio di Letta fosse inevitabile, Staino-da-Firenze si limita a una comparsata di trenta secondi nella quale spiega come Renzi sia da oggi ufficialmente un componente della Casta. E poi

attende. Che la Bignardi lo chiami, lo interpelli di nuovo. Ma all'ennesimo annuncio della Daria nazionale ("voglio sentire su questo l'opinione di Mentana e della Serracchiani"), si alza e se ne va. Lo

notano in pochi, forse nemmeno la Bignardi. Che chiude il tema e passa ad altro. C'è la Pausini ospite, Staino chi è?

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