Juve Stabia. Caserta: «Restiamo umili, la B è fondamentale per la città»

Juve Stabia. Caserta: «Restiamo umili, la B è fondamentale per la città»
di Gaetano D’Onofrio
Mercoledì 5 Febbraio 2014, 17:49 - Ultimo agg. 18:36
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Castellammare - Un po' come l’eroe dei fumetti, Capitan America, tornato dal passato per ridare speranza nel futuro. Fabio Caserta, capitano della Juve Stabia, è tornato ad inizio di un 2014, fin qui tutto da incorniciare per i colori gialloblù, e dopo un avvio da dimenticare nel campionato in corso, vissuto tra infortuni vari e l’immenso dolore per la scomparsa prematura del fratello, è diventato subito cuore ed anima della squadra di Pea.



Due gare, quattro punti, quasi la metà di quelli conquistati nelle precedenti ventidue: «Non scherziamo - sorride -, è solo un caso. Un solo calciatore non può cambiare una squadra, la verità è che se avessimo avuto la stessa concentrazione e la stessa determinazione di queste prime partite nel girone di andata non avremmo certo chiuso a nove punti in classifica».



I volti nuovi, una rinnovata condizione fisica di chi, attesissimo, aveva invece deluso nella prima metà dell’anno (Contini su tutti), la nuova Juve Stabia piace ai tifosi, ai quali ha ridato entusiasmo, al di là dei risultati: «Sappiamo quanto Castellammare viva di calcio – continua Caserta -, il boato del Menti in occasione della vittoria con il Pescara l’avevo sentito solo con la Nocerina due anni fa. Abbiamo tanto da dare, tanto da riprenderci anche dalla buona sorte. Cosa mancava prima? Inutile pensarci ora o cercare un capro espiatorio, dobbiamo solo guardare avanti a partire dalla gara con la Reggina. Perché, è bene ricordarlo, non abbiamo ancora fatto nulla».



Ex mancato, tifoso degli amaranto, Caserta si prepara alla sfida con i calabresi: «Sono sempre stato tifoso della Reggina – spiega -, non l’ho mai negato, ma sabato i tre punti servono a noi, e non ci saranno sconti per nessuno».