Toni, il suo cane «non può entrare in questo circolo». L'ex attaccante: «Follia». La replica: denuncia su Instagram «come un 16enne»

Il direttore del circolo di Reggio Emilia ha replicato alle parole dell'ex calciatore della nazionale

Luca Toni attacca un circolo di Reggio Emilia: non è potuto entrare con il cane per assistere alla partita del figlio
Luca Toni attacca un circolo di Reggio Emilia: non è potuto entrare con il cane per assistere alla partita del figlio
Lunedì 25 Marzo 2024, 09:37 - Ultimo agg. 17:13
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Luca Toni, l'ex bomber della Nazionale italiana di calcio, attacca su Instagram un circolo di Reggio Emilia per non averlo fatto entrare col suo cane. «Follia. Siamo nel 2024 e in questo circolo di Reggio Emilia i cani non possono entrare. Complimenti», ha detto il campione che si trovava lì per assistere a una partita di calcio di suo figlio di 10 anni. Toni si è presentato col suo golden retriever Stella, ma è stato respinto all'ingresso del circolo Onde Chiare. Nelle storie sui social in cui ha raccontato l'accaduto, il campione ha anche inquadrato il suo cane al guinzaglio e ha detto: «Guardatelo questo cane così cattivo... Purtroppo in questo circolo entra di tutto, ma i cani no...». Poco dopo, un nuovo video: «È uscito il megadirettore per dirmi che a causa di problemi igienici i cani non vengono fatti entrare dato che c'è una terrazza con piscina. Peccato che oggi a piscina fosse chiusa... Follia».

La replica del circolo

Il direttore del circolo privato Enrico Cavazzoni ha dato la sua versione al quotidiano il Resto del Carlino: «In nessun circolo di Reggio Emilia è permesso ai cani di entrare.

Ci sono norme igieniche da rispettare e stavamo allestendo il solarium per la prossima apertura. Nessuno dei 700 soci si è mai lamentato, se tutti portassero i propri cani qui sarebbe una situazione ingestibile. Inoltre non è vero che abbiamo negato al signor Toni la possibilità di vedere la partita di suo figlio. Come lui stesso ha fatto poco dopo, si poteva aggirare il circolo e arrivare direttamente davanti alla recinzione dei campi da gioco. Ho spiegato tutto ciò in maniera gentile, ma lui ha preferito fare una storia su Instagram come un 16enne». 

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