A scuola di formaggi artigianali
con i pizzaioli e gli studenti

A scuola di formaggi artigianali con i pizzaioli e gli studenti
di Dora Sorrentino
Martedì 15 Novembre 2016, 19:25
3 Minuti di Lettura
Tutto ciò che riguarda il mondo caseario sta vivendo un grande momento di confusione, dovuto al fatto che c'è poca informazione sull'argomento e le notizie che viaggiano non sono delle migliori. Ad esempio molti degli allevamenti non riescono a portare avanti la produzione, sono in crisi, perché il prezzo del latte è ribassato.
Di conseguenza, per vendere comunque formaggi, alcuni produttori utilizzano additivi artificiali, abbassando in questo modo la qualità dei prodotti, a svantaggio di quelli che invece continuano a realizzarli in maniera artigianale, senza aggiungere elementi chimici nel mangime degli animali e senza l'utilizzo di tecniche di allevamento non naturali. Su tutto questo si è cercato di fare chiarezza durante la manifestazione I formaggi vanno in classe tenutasi lo scorso weekend allo Gnam Village di Città della Scienza, organizzato dall'Associazione Nazionale Formaggi Sotto il Cielo.

Si è trattato del primo evento dedicato esclusivamente al mondo del latte, dei formaggi e dei latticini tenutosi in Campania. All'interno della manifestazione sono state presentate le Classi di Qualità, un modo per far comprendere ai consumatori le differenze tra le varie tipologie di formaggi. Tanti i workshop e le aule didattiche dove i veri protagonisti, ossia i consumatori, hanno potuto approfondire l'argomento. L'inaugurazione del Villaggio è avvenuta alla presenza del sindaco Luigi De Magistris.

Uno degli spazi è stato dedicato agli alunni di scuole elementari, medie e superiori, che attraverso un'aula didattica con cucina ed un'altra sala multimediale, sono venuti a contatto con il mondo dei prodotti caseari, dall'allevamento degli animali alla creazione dei prodotti. L'area Mercato, invece, ha interessato i produttori di formaggi, latticini ed altre eccellenze gastronomiche, che sono entrati in stretto contatto con il pubblico, accolto da personaggi in costume. Anche la pizza può essere utile a far capire come nascono i formaggi e come possono essere utilizzati in cucina. La mozzarella, in particolare il fiordilatte, è uno degli ingredienti principali della pizza, ma non è l'unica tipologia di questo formaggio utilizzata.

E ad insegnarcelo sono stati i pizzaioli Diego Vitagliano, Giuseppe Pignalosa, Gianfranco Iervolino, Antonio La Marca accompagnato dallo chef Pietro Parisi, Vincenzo Pisacane di Leonardos moderati da Tommaso Esposito e Roberto Rubino. Ognuno di loro, a suo modo, ha dimostrato che non c'è solo fiordilatte o mozzarella di bufala sulle pizze, che si può utilizzare un formaggio con una qualità diversa in base agli altri ingredienti che andranno a comporre il condimento, per dare un giusto equilibrio di sapori. Ancora oggi, purtroppo, nelle pizzerie si utilizzano formaggi a pasta filata o prodotti con para-caseinati, per una mera questione di basso food cost.

I pizzaioli hanno proposto pizze con quattro tipi diversi di fiordilatte, per insegnare ai consumatori come distinguerli e come apprezzare le loro caratteristiche e per sottolineare l'importanza di usare un prodotto di qualità, fondamentale per rendere la pizza piacevole, senza dove subire cattive conseguenze o avere problemi di digestione. Interessanti gli appuntamenti con i grandi affinatori e distributori che hanno presentato la selezione dei loro Grandi Formaggi, tra cui Carlo Fiori di Guffanti Formaggi, Vincenzo Mancino ideatore di Dol (denominazione di origine laziale), Salvatore Lista di Sagra prodotti tipici. Amedeo Colella ha guidato gli ospiti alla scoperta della cucina nobile settecentesca, mentre l'attore Mario Aterrano ed il musicista Renato Salvetti hanno interpretato la cucina popolare del 700.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA