Sorrento, ristoratore “assume” due robot: «Non trovo camerieri, i giovani fuggono»

La coppia di Bob, costata 36mila euro, sparecchia e accoglie clienti

Mario Parlato con i due robot camerieri
Mario Parlato con i due robot camerieri
di Massimiliano D'Esposito
Mercoledì 17 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18 Aprile, 08:02
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In alcuni Paesi dell’Estremo Oriente sono diffusi da anni, ma in Italia, e in particolare al Meridione, rappresentano ancora una rarità. Sono i camerieri robot. Due sono entrati in servizio da qualche giorno in un ristorante di Sorrento: il Circolo dei Forestieri.

Una novità assoluta per la Costiera, anche se il titolare dello stesso locale di via Luigi De Maio li aveva già testati per un periodo durante la scorsa estate. Lavorano sull’ampia e panoramica terrazza che affaccia sull’area portuale e domina il golfo di Napoli. 

Le mansioni 

Ma, come tiene a precisare il gestore dell’esercizio, Mario Parlato, «il loro è esclusivamente un compito di supporto al personale».

Non sono stati «assunti», insomma, per sostituire i camerieri in carne ed ossa. Anche se, grazie all’intelligenza artificiale, sono in grado di svolgere diverse mansioni oggi ancora prerogativa degli umani. Possono accogliere i clienti all’ingresso dando loro il benvenuto in maniera garbata per poi accompagnarli al tavolo assegnato grazie alla mappa della struttura che hanno memorizzato. Possono anche proporre il menù, raccogliere gli ordini e trasmetterli direttamente in cucina. Ovviamente sono in grado di comprendere ed esprimersi in varie lingue. 

«Per ora - spiega Parlato - si limitano ad aiutare nelle operazioni di sbarazzo una volta che gli avventori hanno concluso il pasto. Un contributo importante se si considera che la cucina dista anche fino a 100-120 metri da alcuni dei tavoli più esterni. Grazie ai robot i miei collaboratori evitano lunghe scarpinate avanti e indietro». In un periodo caratterizzato da carenza di personale nel comparto del turismo e dei servizi si prova quindi a sopperire con la tecnologia. «Ma - sottolinea il ristoratore - mai un robot potrà sostituire un lavoratore in carne e ossa dotato di garbo, gentilezza e sorriso». Anche se, a dire il vero, i clienti del locale, dopo la sorpresa iniziale, appaiono decisamente divertiti dalla novità.

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Il personale 

La coppia di «Bob» (questo il nome assegnato loro dagli inventori) è già. «Che sia questo il futuro del nostro settore non ci sono dubbi - sentenzia Parlato - Purtroppo è sempre più difficile trovare personale e questa sembra l’unica strada, anche se si rischia l’appiattimento e l’addio al contatto umano che ha sempre caratterizzato la ristorazione, in particolare in un territorio capitale dell’accoglienza come Sorrento. Noi andiamo avanti grazie a uno staff ormai consolidato da anni e con l’innesto di stranieri, soprattutto indiani, ma i giovani non vogliono saperne di imparare il mestiere, anche perché oggi iniziano troppo tardi a lavorare. C’è chi ha rifiutato anche 1.500 euro al mese. Io ho cominciato a fare la gavetta a soli dieci anni come raccattapalle sui campi di tennis: il training fa bene ma vallo a spiegare alle nuove generazioni». 

E così spazio ai camerieri robot. Che non costano neanche una cifra elevata. Il prezzo è di 18mila euro ciascuno. Un investimento tutto sommato abbordabile se possono alleggerire il lavoro degli addetti al servizio. «Come tutte le innovazioni vanno testate sul campo - chiarisce il gestore del Circolo dei Forestieri -. In questa fase stiamo valutando come si sviluppi la sinergia con i nostri dipendenti che devono imparare ad utilizzarli nel modo corretto. Poi verificheremo se incrementarne le funzionalità».

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