Napoli. Il sondaggio degli studenti:
solo il 4% dei riscaldamenti funziona

Napoli. Il sondaggio degli studenti: solo il 4% dei riscaldamenti funziona
Venerdì 13 Gennaio 2017, 14:45
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Per il 49 per cento degli studenti delle scuole superiori della provincia di Napoli, gli impianti di riscaldamento, sebbene funzionanti, risultano insufficienti o inadeguati, per il 32% gli impianti risultano guasti e solo il 4% sostiene che gli impianti nel proprio istituto siano adeguati. È quanto emerge da un sondaggio effettuato dalla Consulta provinciale degli studenti di Napoli, sulla piattaforma 'googlè per verificare lo stato degli impianti di riscaldamento nelle scuole del territorio, ed il cui risultato sarà al più presto comunicato alla Città Metropolitana per chiedere la manutenzione necessaria dove ve ne fosse bisogno.


Lo rende noto Alessandro Ruslans Fusco, 18enne studente liceale a Pomigliano d'Arco, e presidente della Consulta, che ha avviato il sondaggio dopo le numerose segnalazioni giunte da diversi istituti superiori della provincia. «Mi sono impegnato affinché tale consultazione potesse raggiungere la maggior parte delle scuole secondarie possibili - ha detto Fusco - il sondaggio si è chiuso l'altro ieri, e vi hanno partecipato 383 studenti di 70 scuole diverse, che hanno segnalato lo stato degli impianti di riscaldamento. Sono consapevole che non tutte le scuole sono state raggiunte, ma visti i mezzi a disposizione, sono comunque soddisfatto del risultato ottenuto».



Dal sondaggio è emerso che il 49% degli studenti ritiene inadeguati gli impianti funzionanti, e l'inefficienza sarebbe legata soprattutto agli orari di accensione dei termosifoni.
Per il 32%, gli impianti risultano guasti, e per il 15% i termosifoni funzionerebbero solo a «macchia di leopardo» a causa della scarsa manutenzione. Solo per il 4% degli studenti gli impianti risultano funzionanti. «Ora - conclude Fusco - contatteremo la Città Metropolitana segnalando le scuole e chiedendo di verificare a fondo e provvedere alla manutenzione degli impianti».
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