Niente fondi per la manutenzione: Sos del preside della scuola Paisiello

Niente fondi per la manutenzione: Sos del preside della scuola Paisiello
di Giuliana Covella
Venerdì 22 Settembre 2017, 20:45
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«Siamo senza fondi per la manutenzione, anche quella ordinaria. Dobbiamo provvedere noi anche per cambiare una presa elettrica o se si ottura un bagno. E pochi giorni fa abbiamo dovuto contattare a nostre spese una ditta privata per far portare banchi e sedie per 24 bimbi di una prima elementare, che facevano lezione sul pavimento». Eugenio Tipaldi è il dirigente scolastico dell’undicesimo circolo didattico Paisiello, che ha sede in piazza Montecalvario, ma che è alla guida anche di altri tre plessi che vanno dalla scuola dell’infanzia alla media inferiore, ossia Duca d’Aosta, Gianturco e Pasquale Scura. A conti fatti, una platea che comprende circa 940 studenti. Dopo l’odissea vissuta fino a lunedì scorso dai piccoli alunni della prima A della Paisiello che, rimasti senza banchi né sedie, erano stati “parcheggiati” temporaneamente in un laboratorio d’informatica, il preside lancia un sos in merito alle grandi difficoltà che l’istituto affronta ogni giorno a causa della carenza di fondi.

«Sono più di due anni - spiega - che il Comune non ci fornisce gli arredi per le aule. Nel caso della classe rimasta senza banchi né sedie abbiamo provveduto a spese nostre chiamando una ditta privata. In effetti noi riceviamo una somma pari a 2.000 euro l’anno dal Comune per la piccola manutenzione, ossia nel caso in cui si rompa un rubinetto o un vetro, ad esempio. Ma anche quei fondi ci arrivano in ritardo e quindi siamo costretti ad anticiparli. Invece la manutenzione straordinaria spetta al Comune. E anche in questo caso stiamo ancora aspettando la messa in sicurezza di un cornicione della facciata esterna del nostro edificio, ingabbiata da circa due anni da reti metalliche».

Dal canto suo l’assessore comunale all’Istruzione Annamaria Palmieri risponde: «esiste una graduatoria di richieste al Comune per arredi cui si riesce a rispondere con difficoltà. Da due anni il bilancio comunale, che deve essere di cassa, non è in grado di rispondere con fondi ingenti e ha dato priorità a cedole librarie e refezione. Abbiamo provveduto - aggiunge l’assessore - con rigenerazione di alcuni arredi  - grazie ad un progetto con “L'uomo e il legno” - a fondi residuali e con la catena di interscambio tra le scuole (se una scuola cresce nei numeri, un'altra può avere arredi in più)».
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