Napoli, Palazzo Penne futura Casa dell’Architettura: «Due anni e i lavori saranno conclusi»

«L’edificio può avere nuova vita e svolgere una funziona importante nel centro storico»

Palazzo Penne in Piazzetta Teodoro Monticelli
Palazzo Penne in Piazzetta Teodoro Monticelli
di Vincenzo Cimmino
Venerdì 26 Aprile 2024, 22:21
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Un tempo faceva invidia. «Qui ducis vultus nec aspicis ista libenter omnibus invideas in-vide nemo tibi», recita l’iscrizione posta sulla facciata. «Tu che giri la testa, o invidioso, e non guardi volentieri questo palazzo, possa di tutti essere invidioso, nessuno lo è di te». Fiore all’occhiello della Napoli angioina, Palazzo Penne, in Piazzetta Teodoro Monticelli, da anni versa in stato di degrado, di abbandono. Ma il 2024 è l’anno della sua rinascita. L’anno dei lavori che lo trasformeranno, entro il 2026, nella Casa dell’Architettura e del Design.

La sua costruzione è legata a doppio filo con una leggenda. Secondo il racconto a costruirlo fu il diavolo in persona. In una sola notte. Grazie al genio del suo proprietario, Antonio di Penne, segretario di re Ladislao d’Angiò. Il funzionario regio riuscì, secondo il mito, a imbrogliare satana, facendogli costruire la dimora senza dare nulla in cambio. Quello che è vero, aldilà del racconto, è che la costruzione del palazzo avvenne tra il 1380 e il 1406. Ben più di una notte. Nel corso dei secoli l’antico edificio è passato a diverse famiglie nobili, fino a quando, nel 2002, la Regione Campania ha acquistato l’immobile.

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Dopo una serie di vicende dibattute anche in sede giudiziaria, Palazzo Penne viene messo in sicurezza nel 2008, con i primi lavori di restauro e ristrutturazione partiti nel 2013. La prima importante svolta si è avuta nel 2019. L’edificio angioino è il protagonista principale della Legge regionale per la promozione della qualità dell’architettura. La legge numero 19 del 2019. Nel 2021 è stato presentato li progetto di restauro e trasformazione di Palazzo Penne in “Casa dell’architettura e del design”.

«Noi abbiamo concluso tutta la fase iniziale del progetto», conferma l’assessore all’urbanistica e al governo del territorio della Regione Campania Bruno Discepolo, «la fase che avrebbe dovuto portare alla cantierizzazione.

Abbiamo aggiudicato all’impresa, con un appalto integrato, il compito di redigere la progettazione esecutiva e realizzare le opere. Quest’appalto è stato già completato nel senso della gara. L’impresa che ha vinto sta avviando le fasi della progettazione che si completeranno tra i 60 e i 90 giorni, contando anche il tempo per la verifica e la validazione. All’esito di tutte queste attività, ai avvierà il cantiere. Inizieranno così i lavori di recupero e di riqualificazione».

Il progetto per la “Casa dell’architettura e del design” ha coinvolto anche il Diarc della Federico II, il Dipartimento di Architettura. «Per le risorse utili sono stati impegnati più di 15milioni di euro», continua Discepolo. «Con la legge 19 del 2019 è prevista la creazione delle Case dell’architettura. Sarà un luogo particolare e che già esiste in altre metropoli del mondo, in città come Parigi e Berlino. Insomma, portiamo a Napoli la pratica già sviluppata in tutto il pianeta di avere un luogo deputato a rappresentare le attività di trasformazione del territorio. Un luogo nel quale favorire il dibattito, il confronto, la partecipazione dei cittadini a quelli che sono i progetti di recupero e rigenerazione urbana».

Resta, però, ancora un nodo importante da sciogliere. Palazzo Penne ha ancora un’ultima inquilina, un’anziana donna che ha sempre difeso la propria casa e grazie alla quale l’ombra dell’abusivismo è stata lontana dall’edificio. «Noi stiamo seguendo lo sviluppo della vicenda», conclude l’assessore, «che sicuramente sta a cuore alla regione. Abbiamo condiviso con il vicesindaco, la collega Lieto, il percorso per favorire la riallocazione di questa signora anziana, in una struttura pubblica e possibilmente nel centro storico. Ci rendiamo conto che naturalmente la signora vive in una condizione molto specifica. La situazione verrà gestita in termini di welfare, di assistenza sociale».

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Sono previsti anche il recupero del giardino di Palazzo Penne e il restyling di Piazzetta Teodoro Monticelli. Il progetto di riqualificazione volge lo sguardo anche alla vicina chiesa dei santi Demetrio e Bonifacio, Aula Magna del Dipartimento di Architettura della Federico II.

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