Sono cominciate intorno alle 8 di stamattina le operazioni di sbarco dei 1449 migranti provenienti dall'Africa subsahariana e del Nord Africa arrivati al porto di Napoli con la nave «Vos Prudence» di Medici Senza Frontiere. A bordo c'erano anche i cadaveri di due donne. I migranti sono stati raccolti da una dozzina di barconi al largo delle coste libiche in acque internazionali. Sulla nave che aveva issato anche la bandiera gialla che indica infezioni a bordo ci sono, secondo le prime stime approssimative, 22 donne incinte, 31 bambini minori di 5 anni tutti accompagnati e altri 9 minorenni.
Secondo le informazioni di Medici senza frontiere in tutto le donne sono 207. Mille dei migranti saranno portati in diverse regioni italiane, dalla Lombardia alla Puglia. Gli altri 449 resteranno in Campania. Napoli dovrebbe accogliere i minorenni, che sarebbero in tutto una quarantina. Sul posto ci sono il prefetto Carmela Pagano, il questore Antonio De Jesu, il vicesindaco Raffaele Del Giudice. Un giovane che presentava gravi ferite è stato trasportato al Cotugno. Molti presentano un forte stato debilitazione. Sulla nave è imbarcato il doppio dei passeggeri possibile. Le condizioni igieniche sono molto precarie. Ci sono molti ustionati.
«I migranti sono stati portati a Napoli», ha spiegato il prefetto Pagano, «anche perché non era possibile sbarcarli in Sicilia dove era in corso il G7».
Migranti in condizioni gravi ce ne sono pochi. Ma almeno una quindicina hanno subito torture. La navigazione è durata tre giorni. A bordo anche famiglie siriane. Il bambino più piccolo ha meno di due settimane. La maggior parte è di origine nigeriana. Lo erano anche le due donne morte, la prima era già deceduta sul gommone sul quale era imbarcata. L'altra mentre era trasportata sulla nave. Al molo 29 sono stati esposti degli striscioni di benvenuto. Quando i migranti ancora sulla Vos Prudence li hanno visti hanno applaudito.