Commercianti vittime due volte della camorra: sotto usura per pagare il pizzo

Commercianti vittime due volte della camorra: sotto usura per pagare il pizzo
Giovedì 14 Aprile 2016, 18:49
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NAPOLI - Erano vittime della camorra due volte, perché per pagare il pizzo erano costretti anche a rivolgersi agli usurai. Dello stesso clan. É quanto ha scoperto la Polizia a Portici dove gli investigatori del commissariato hanno fatto luce sulle attività di estorsione e usura di quattro pregiudicati ritenuti legati al clan Vollaro, uno dei quali cognato del boss, ai danni di due commercianti.

Tra le vittime dei quattro - due dei quali «specializzati» in tangenti e gli altri due nell'usura - figurano il gestore di un'autorimessa (nella morsa del camorra dal dicembre del 2008) e un commerciante di abbigliamento (pressato dal clan dall'aprile del 2009 al maggio del 2010). In carcere, però, è finito solo Ferdinando Tassone, 52 anni, l'unico ancora in libertà. Gli altri tre, infatti, - Mattia Iannaccone, 28 anni; Giovanni Spina, 46 anni (cognato del capoclan Raffaele Vollaro, detenuto per estorsione) e Marco Claudio Terminiello, 27 anni - sono già in cella. Tassone è stato rintracciato dai poliziotti del commissariato di Portici-Ercolano nella sua abitazione e portato nel carcere napoletano di Poggioreale dove si trovano anche gli altri tre pregiudicati. 
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