Crolli a Napoli, due donne ferite
la sequenza che fa paura

Crolli a Napoli, due donne ferite la sequenza che fa paura
di ​Donatella Trotta
Venerdì 28 Ottobre 2016, 23:30 - Ultimo agg. 23:39
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Cronache dalla città dei crolli. Basta qualche goccia di pioggia più copiosa, o raffiche particolarmente forti di vento, ed ecco che Napoli si ritrova a fare i conti con la propria precarietà edilizia. Calcinacci franati da palazzi più o meno fatiscenti, cadute di alberi e di grondaie, danni in una galleria e funicolare di Montesanto chiusa dalle ore 12: sono state oltre 20, nell’arco della giornata di ieri, le emergenze registrate da Polizia municipale e vigili del fuoco della «città porosa» che dieci anni fa ispirò, non a caso, il romanzo distopico di Sergio De Santis dal titolo, appunto, «Cronache dalla città dei crolli» (Avagliano). Dove una Napoli “postuma”, mai esplicitata ma evidente, diventava chiara metafora del trionfo del degrado, dell’inciviltà, di un’apocalisse imminente e simboleggiata dalle macerie. E non solo quelle del terremoto, purtroppo attuali in zone ad alto rischio sismico ed idrogeologico, ma soprattutto quelle causate dall’incuria degli uomini.
 



Dalla letteratura alla realtà, mentre permane l’emergenza crolli in via Chiatamone per il cedimento di pezzi di tufo dal costone di monte Echia - con un cambio temporaneo della viabilità sulla strada della movida - è via Chiaja a detenere, questa volta, il primato degli incidenti. Il primo si è registrato giovedì sera, all’altezza del civico 37, dove la caduta di intonaci non ha però sfiorato nessuno, proprio come un altro crollo avvenuto ieri, sempre in via Chiaja, al civico 41. Ieri mattina invece, è andata meno bene a una signora 42enne, Michelina Ruggiero, madre di due ragazzi di 18 e di 16 anni: svoltando da via Chiaja all’angolo con i Gradoni di Chiaja è stata investita all’improvviso da una piccola pioggia di calcinacci franati dall’intonaco di un palazzo al civico 148. Colpita soprattutto alle spalle, la signora Ruggiero se l’è cavata con un grosso spavento, un trauma contusivo al torace sinistro e 5 giorni di prognosi salvo complicazioni, secondo il referto del Pronto Soccorso del Vecchio Pellegrini che le ha somministrato dei tranquillanti per lo stato di agitazione prescrivendo alla donna - accompagnata in ospedale dal cognato, dopo aver rifiutato l’intervento del 118 - capsule di ketoprofene, pomata antinfiammatoria e un controllo ortopedico. La strada pedonale, dove si trovano anche i tavolini di una nota e frequentata gelateria, ieri per fortuna senza avventori esterni proprio per il forte vento, è stata subito transennata e messa in sicurezza dai vigili del fuoco e dagli uomini della polizia municipale dell’unità operativa di Chiaja, al comando del capitano Gaetano Frattini.
 
 


Agenti sottoposti a superlavoro, ieri, anche in via Vittorio Emanuele III n. 42, dove una grondaia è caduta su un’auto, e in via Monte di Dio 49, con ulteriore caduta di calcinacci da un palazzo, senza danni. Nessuna conseguenza anche per l’albero crollato sul marciapiedi di via Orazio, angolo via Stazio, mentre ad angolo su via Ortensio un albero ha colpito un’auto. Immediato l’intervento dei caschi rossi. In via Carducci, pannelli di legno sono volati da un terrazzo e in via Vannella Gaetani un infisso è finito su una macchina. Emergenze anche al Vomero, dove salita Arenella è stata chiusa per un’antenna instabile su un palazzo; in via Aniello Falcone una gru oscillante è stata messa in sicurezza come un cancello di cantiere instabile in piazza degli Artisti; in via Gemito sono crollati calcinacci; in via Ribera un palo della luce è caduto su un’auto e via Luca Giordano, angolo via Vaccaro, è stata chiusa per un albero pericolante tagliato.

“Pioggia” di calcinacci pure in piazza Dante e, su due auto, in via Duomo 285 e via Cesare Battisti.
Tragedie sfiorate in via Carbonara, dove i caschi rossi sono intervenuti per un albero pericolante poggiato sui fili aerei del bus e in via Tribunali: dove una donna 32enne è stata colpita alla testa da alcuni calcinacci. Refertata al Loreto Mare, le è stato diagnosticato un lieve trauma cranico, e uno stato di choc. Comprensibile.

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