Fortuna, colpo di scena al processo:
supertestimone finisce sotto accusa

Fortuna, colpo di scena al processo: supertestimone finisce sotto accusa
di ​Marco Di Caterino
Martedì 24 Gennaio 2017, 13:23 - Ultimo agg. 13:27
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Da super testimone a indagato per falsa testimonianza. Il colpo di scena nelle fasi dell'udienza del processo Fortuna Loffredo. Massimo Bervicato, il testimone del parco Verde che martedì scorso dichiarò in aula che al momento della precipitazione di Chicca, Raimondo Caputo, imputato di omicidio e abusi sessuali, si trovata nel cortile dell'isolato 3 delle palazzine popolari Iacp e che quindi non poteva essere l'assassino di Chicca.

Nella sua deposizione, a conferma è conforto su quanto stava dichiarando, chiamò in causa Michele Fusco, che invece sentito nei giorni scorsi dai carabinieri ha invece detto escluso che al momento della tragedia Titò si trovasse in cortile. Per questo, l'accusa, (il procuratore aggiunto Domenico Airoma e il pm Claudia Maone) ha preannunciato l'invio degli atti alla Procura di Napoli, per procedere contro Massimo Bervicato - detto "chiappariello" - per il reato di falsa testimonianza. Appena il tempo di metabolizzare quanto appena accaduto che il collegio della quinta corte di assise di Napoli (presidente Alfonso Barbarano, giudice a latere Elisabetta De Tollis) ha preso atto del cambiamento del collegio degli avvocati di parte civile. Angelo Pisani rinuncia ad assistere i nonni di Chicca che hanno dato incarico agli avvocati Andrea Scogliamiglio e Gennaro Pecoraro, mentre Pietro Loffredo, il papà della vittima, ha conferito il mandato a Sergio Pisani.

 
 


 
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