Anm, sindacalisti sul piede di guerra: «Gli autobus cadono a pezzi»

Anm, sindacalisti sul piede di guerra: «Gli autobus cadono a pezzi»
di Melina Chiapparino
Martedì 22 Agosto 2017, 18:05 - Ultimo agg. 18:13
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«Perdono pezzi», gli autobus Anm ed è il caso di usare questa espressione dal momento che è proprio questo ciò che avviene durante le corse ed il trasporto degli utenti. Ieri si sono verificati due episodi che rendicontano l’insufficiente stato manutentivo dei veicoli e che, solo per casualità, non hanno provocato il ferimento dei passeggeri. Sulla linea 191 che copre la tratta compresa tra Ponticelli e piazza Garibaldi, mentre il bus procedeva su via Taddeo da Sessa, si è completamente staccata la copertura del cassonetto posto sopra le portiere posteriori.
 
 

Subito dopo aver effettuato una fermata, il conducente del mezzo ha sentito un rumore forte e sordo, accompagnato dalle urla dei passeggeri e una volta fermato il veicolo per assicurarsi che nessuno si fosse fatto male, ha verificato che un grande pezzo di plastica rigida ed una piastra in metallo si erano sganciati improvvisamente, precipitando dall’alto. Tanta paura a bordo ma nessun ferito.
 

Il secondo episodio riguarda, invece, il distacco di guarnizioni intorno alla portiera e di una plafoniera che ricopriva la luce posta sul fondo dell’autobus della linea 116 che collega via Brin a Cercola. Anche questa volta, l’incidente non ha avuto conseguenze per i passeggeri che erano tutti scesi all’ultima fermata ma lo stato dei mezzi preoccupa i conducenti Anm che, in entrambi i casi, hanno provveduto ad attivare le procedure di sicurezza e riportare i bus al deposito per sottoporli a manutenzione.

«Ci sono solo circa 20 mezzi in circolazione su 44 dei Mercedes nuovi al deposito, fermi per guasto o manutenzione che vengono sostituiti da mezzi vecchi non climatizzati e non ecologici creando disservizi su linee e all’utenza» segnala Adolfo Vallini del Sindacato Usb che annuncia lo sciopero di domenica 27. «E’ in programma lo sciopero del trasporto in città per protestare contro il costante smantellamento di questo servizio pubblico e per l’affermazione di alcuni obiettivi inerenti le condizioni di vita e di lavoro dei dipendenti Anm – aggiunge Vallini – i dirigenti piuttosto che pensare alla manutenzione dei mezzi stanno cercando di boicottare lo sciopero ma continueremo a manifestare per il rilancio del trasporto su linea e su scala metropolitana integrato ed ecosostenibile per migliorare la condizione dei lavoratori e il servizio offerto ai cittadini».
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