«L'opportunismo» degli oggetti
nella Fiera del baratto e dell'usato

«L'opportunismo» degli oggetti nella Fiera del baratto e dell'usato
di Francesca Cicatelli
Giovedì 24 Novembre 2016, 19:49
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Il mondo non butta via niente. E neppure Napoli. Riapre i battenti la Fiera del Baratto e dell’Usato, giunta alla 41esima edizione. Torna alla Mostra d'Oltremare e dà un'accezione positiva "all'opportunismo" degli oggetti. Al loro riuso, e al passaggio di mano in mano. Il principio della kermesse è che le cose dismesse possono rivivere all'infinito, come una metempsicosi dei totem. Il più grande evento del riuso d’Italia, organizzato dall’associazione Bidonville e patrocinato dal Comune di Napoli, vedrà oltre 20mila visitatori e 700 espositori di oggetti vintage, antiquariato e artigianato.

La manifestazione, prevista sabato 26 e domenica 27 novembre, dalle 10 alle 20, si apre con una novità assoluta: la "BarattoLino Tivvu" con Lino D’Angiò che, in diretta sulla pagina Fb della Fiera, intervisterà ospiti e visitatori. All’antiquariato è dedicata una sezione speciale della Fiera, Antiquaria, che si terrà ogni prima domenica del mese nella Mostra d’Oltremare restituendo finalmente una "casa" agli antiquari partenopei. Quest’anno per godersi al meglio la "caccia" all’oggetto che farà innamorare appassionati e curiosi, ci si potrà concedere una pausa nell’area relax su comode sedute, gustare le specialità partenopee in diversi punti di street food e portare i bambini al luna park allestito all'esterno. La Fiera del Baratto e dell'Usato è stata creata a fine anni Novanta dall’associazione Bidonville, guidata da Augusto La Cala, nata con lo scopo di stimolare e condividere il riuso come pratica fondamentale per contrastare lo spreco insostenibile di risorse non rinnovabili. 

L'evento, anticipando i tempi (l’Europa ha poi ratificato una politica ambientale basata sull’uso sostenibile delle risorse, la prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti), è divenuto negli anni un’occasione per divulgare una cultura ambientalista e solidale e per commerciare e scambiare oggetti, che altrimenti andrebbero a inquinare l'ambiente. Collezionisti, nostalgici, famiglie attente all’ambiente, giovani e meno giovani, si danno appuntamento anche per un'interessante sezione di "tutto di più", detta "svuotacantine", dove trovano spazio i banchi dei veri protagonisti della fiera, cittadini che desiderano scambiare e rivendere i mille oggetti che si sono accumulati in cantine, armadi, cassetti e bauli di casa. Proprio dalle antiche sezioni "vinili" e "fumetti" della Fiera del Baratto e dell’Usato sono nati Discodays e Napoli Comicon, eventi che oggi attraggono migliaia di giovani in città.

 
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