Medici aggrediti a Napoli, la linea dura: «Violenti subito nel mirino»

Da 4 aprile camici bianchi più tutelati

Medici in corsia
Medici in corsia
di Ettore Mautone
Mercoledì 27 Marzo 2024, 10:42 - Ultimo agg. 28 Marzo, 07:21
3 Minuti di Lettura

Minacce e violenze al personale sanitario: arriva la svolta per la maggiore tutela dei camici bianchi. Dal prossimo 4 aprile, data di entrata in vigore di una modifica al codice penale approvata per decreto, scatta la procedibilità d'ufficio senza bisogno di querela anche in caso di lesioni lievi. Basta uno schiaffo, anche senza visibili lesioni, al personale sanitario per rischiare il carcere. «Non è l'approdo alla qualifica di pubblico ufficiale che reclamiamo da anni - commenta Bruno Zuccarelli, già presidente dell'Ordine dei medici e odontoiatri di Napoli e provincia - ma poco ci manca. Anzi questo aspetto diventa quasi inutile visto che la nostra rivendicazione mirava ad evitare esposizioni personali, ritorsioni o intimidazioni dopo una querela. Ora basterà una segnalazione, un testimone, una iniziativa della direzione sanitaria per un obbligo di procedimento penale».

Le reazioni

A gridare vittoria è anche l'Associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" che su Facebook cura una pagina che racconta gli episodi di violenza ai danni del personale sanitario. «Era l'unico modo per tirare il freno allo stillicidio di violenze - commenta il presidente Manuel Ruggiero, medico del 118 della Asl Napoli 2 nord - episodi che si susseguono con periodiche recrudescenze e che hanno reso invivibile e rischioso il nostro lavoro in prima linea. È dal 2017 - conclude - che chiediamo la qualifica di Pubblico ufficiale.

La qualifica manca ma le tutele ad esso correlate finalmente arrivano e di questo siamo molto soddisfatti». Il decreto legislativo 19 marzo 2024 n. 31 di cui parla Ruggiero, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 marzo scorso: la norma come detto modifica il codice penale in tema di procedibilità d'Ufficio per il reato di lesioni personali e danneggiamento.

Video

Dal 4 aprile 2024 sarà dunque possibile ottenere un'automatica tutela anche nel caso di lesioni personali lievi oltre che gravi o gravissime, indipendentemente dalla volontà della vittima di sporgere denuncia. «Il combinato disposto dello scudo penale in vigore fino a fine anno in attesa della riformulazione della legge - commenta Pierino di Silverio medico del Monaldi e segretario nazionale dell'Anaao - e della procedibilità d'ufficio per lesioni, recepisce le nostre richieste portate avanti per anni in tutte le sedi configurando un'azione sindacale concreta». Sulla stessa lunghezza d'onda Giuseppe Galano, responsabile della centrale operativa del 118 e leader del sindacato anestesisti, Antonio De Falco che guida la Cimo, Silvestro Scotti a capo della Fimmg (medici di famiglia), Lino Pietropaolo segretario regionale della Cisl medici che insieme alle altre sigle dell'intersindacale medica della Campania hanno sempre reclamato tale approdo normativo.

La tutela

Parla di «un ulteriore passo in avanti a tutela dei colleghi» Teresa Rea presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli: «Per anni abbiamo fatto sentire la nostra voce senza essere ascoltati, ora viene sancita la procedura d'ufficio anche nel caso di lesioni lievi: la norma ci restituisce quella considerazione sociale salita alle stelle con il Covid e poi scemata». Molto soddisfatto anche Franco Ascolese, presidente l'Ordine interprovinciale delle 18 professioni sanitarie che ora punta al potenziamento delle attività di formazione e accoglienza nelle aree critiche come illustrato in un progetto pilota già presentato ad alcuni manager ospedalieri. E intanto in dirittura d'arrivo il drappello all'ospedale San Paolo.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA