Napoli, Abc senza pace: lascia
il direttore generale Pennarola

Napoli, Abc senza pace: lascia il direttore generale Pennarola
di Daniela De Crescenzo
Sabato 5 Novembre 2016, 08:27
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Abc senza pace. Ieri una nuova tegola sull'azienda che gestisce la rete idrica: si è dimesso il direttore generale, l'ingegnere Alfredo Pennarola, nominato appena nello scorso mese di giugno con un incarico valido solo per sei mesi. Pennarola era stato per anni direttore tecnico dell'azienda. Le sue dimissioni arrivano a meno di due mesi dalla defenestrazione di Maurizio Montalto, ex presidente dell'azienda, in contrasto con l'amministrazione De Magistris sul passaggio ad Abc di 107 dipendenti dell'ex depuratore di San Giovanni.

A settembre era stato rimosso anche l'intero consiglio di amministrazione: proprio ieri sono stati pubblicati sul sito del Comune le candidature per i due posti a disposizione delle associazioni ambientaliste. Le altre tre caselle saranno riempite dalla nomina del sindaco. E l'aria che si respira all'Abc è tesissima: Pennarola era stato nominato ad interim al posto di Francesco Panico, licenziato nel 2012 dalla giunta De Magistris dopo essere stato colpito da una sentenza della Corte dei Conti. Al suo posto era stato scelto ad interim Lucio Tarallo, poi Panico nel 2015 era stato reintegrato dal magistrato del lavoro


Dopo una segnalazione dell'Anac su un possibile conflitto di interessi, l'ingegnere era stato sostituito nel giugno scorso da Pasquale Pennarola che si è dimesso ieri. «Ho deciso di tornare al mio precedente lavoro all'interno dell'azienda per motivi personali, ho diversi incarichi e ho preferito rinunciare a quello di direttore generale».
Tensioni all'interno della municipalizzata? Pennarola, diplomatico, smentisce e dice: «Sono punti di vista, c'è sempre qualche scontento». Ma, a quanto pare, anche per l'ultimo direttore generale la vita non è stata facile, soprattutto per la complicata convivenza con la presidente Marina Paparo che ha sostituito Maurizio Montalto. Una tensione che, sussurrano i dipendenti, coinvolge tutti: non è facile lavorare in un'azienda che dal 2011 ha visto avvicendarsi ben 17 membri del CdA.
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