Napoli, la storia di Tullia e il suo tragico destino nel rogo di Bucarest

Napoli, la storia di Tullia e il suo tragico destino nel rogo di Bucarest
di Paolo Barbuto
Sabato 21 Novembre 2015, 09:29 - Ultimo agg. 9 Novembre, 10:14
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Non ce l'ha fatta Tullia, il cuore della ventenne napoletana ha cessato di battere ieri mattina all'alba mentre era in volo verso Rotterdam dove un ospedale specializzato era pronto ad accoglierla e, forse, a salvarla.

Tullia era nella discoteca di Bucarest andata a fuoco nella notte del 30 ottobre. Era rimasta gravemente ustionata nell'incendio divampato dopo l'accensione di fuochi pirotecnici: quella notte morirono 25 ragazzi, altri dieci sono morti nei giorni successivi negli ospedali della capitale della Romania che, con grave ritardo, hanno lanciato l'allarme: non riusciamo a curare tutti, dateci una mano.

Nel gruppo degli oltre trenta feriti gravissimi c'era anche la studentessa napoletana per la quale era stato disposto il trasferimento in Olanda, nazione che, assieme al Belgio, subito aveva offerto disponibilità per accogliere i giovanissimi in condizioni disperate.

Ieri mattina Tullia è stata imbarcata su un volo medico diretto a Rotterdam ma durante il viaggio è morta. Al suo fianco, fin dal primo momento, c'era la mamma Daniela che assieme al papà le è stata vicina in ogni attimo del doloroso calvario.

Tullia era iscritta al secondo anno di Scienze politiche e relazioni internazionali all'Orientale. Era partita per l'Erasmus, direzione Bucarest, dove avrebbe dovuto sostenere quattro esami. Era serena e aveva subito legato con tanti altri giovani studenti con i quali condivideva quella piacevole esperienza all'estero. E proprio assieme al gruppo di nuovi amici aveva deciso di partecipare a quella serata in discoteca della quale parlava tutta la città perché era un evento imperdibile.

La ventenne, assieme alla mamma Daniela Martingano, viveva ai Colli Aminei, in un appartamento di Viale Letizia ricavato da una porzione della casa dei nonni. Ieri sera la casa era vuota e sull'intero condominio è calato un irreale silenzio colmo di tristezza. I vicini di casa, in lacrime, hanno ricordato quella ragazza solare e disponibile, allegra ma al tempo stesso riservata. «Spesso usciva di casa assieme alla mamma, sembravano sorelle» racconta, disperandosi, la vicina di pianerottolo: balconi affiancati, sorrisi, lacrime, condivisione di ogni momento delle rispettive vite. «Una famiglia perfetta, come faranno?», sospira la donna respingendo in gola i singhiozzi del pianto.

È vero che Tullia e la mamma sembravano sorelle. Daniela ha scoperto che sarebbe diventata mamma a diciassette anni ed ha accolto quella bimba nella sua vita con emozione ed entusiasmo. Da un anno la presenza del papà nel condominio s'era diradata ma questo non aveva spento il sorriso di Tullia che continuava ad essere considerata la «cucciola» del palazzo. Qui ognuno ha un ricordo di quando era piccina e giocava al balcone; o di quando ha iniziato a crescere e ha cominciato a condividere la vita «da adulta» con la mamma e con il nonno che continuava a suonare al pianoforte le canzoni preferite dalla sua nipotina, anche adesso che era diventata una donna.

Il dolore e i ricordi si sono immediatamente diffusi anche sul web, la piazza dei giovani, dei coetanei di Tullia. Ognuno ha lasciato una parola, una preghiera, una lacrima. Adesso tutti aspettano di sapere quando Tullia tornerà nella sua Napoli per poterle dare l'ultimo saluto.

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