Maturità, a Napoli i ragazzi scelgono
Umberto Eco e il suffragio universale

Maturità, a Napoli i ragazzi scelgono Umberto Eco e il suffragio universale
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 22 Giugno 2016, 15:17 - Ultimo agg. 23 Giugno, 11:32
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NAPOLI - Non si copia più come una volta. Ora è più facile. E anche a Napoli lo smartphone risolve anni di mancato studio matto e disperatissimo. Questa volta Leopardi non c'entra, quanto piuttosto Umberto Eco, traccia prevedibile e attesa ma prediletta al Classico, meno allo Scientifico e scartata dagli Istituti Tecnici e che comunque non ha indotto alcuni studenti napoletani a prepararsi, preferendo andare incontro ad un autentico «suicidio di massa» e motivandolo con un «perché il nostro programma di italiano non l'ha affrontato» come hanno raccontato gli allievi del Pagano-Bernini e del liceo scientifico Giuseppe Mercalli.

Archiviati temari e cartucciere, che in molti neppure conoscono, nei temi dei maturandi partenopei ci sono riferimenti a Napoli. Hanno trovato il modo di inserire la propria città, soprattutto nel tema relativo alla tutela dei paesaggi. Su internet giravano temi su Marte, la Cristoforetti e sulla violenza sulle donne. Tutto inutile. É uscito altro. Qualcuno poi reclamava il tema sulle Unioni Civili,
«dal Ministero dimenticano qualcosa» dicono. È stata l'analisi del testo, con il brano tratto da «Su alcune funzioni della letteratura» di Umberto Eco, la traccia preferita comunque dagli studenti napoletani che questa mattina hanno svolto la prima prova dell'esame di maturità. In seconda battuta, il tema storico sui 70 anni del riconoscimento del diritto di voto alle donne e quello di ambito tecnico-scientifico dal titolo «L'uomo e l'avventura dello spazio».

Quasi unanime il parere su quale fosse la traccia più ostica: quella di ambito socio-economico dal titolo «Crescita, sviluppo e progresso sociale: è il Pil misura di tutto?». Sul «podio» delle tracce scelte dal Ministero per la maturità 2016 sono d'accordo gli studenti del liceo classico «Genovesi», uno dei più famosi della città, e del vicino liceo scientifico e linguistico «Eleonora Pimentel de Fonseca». Piazza del Gesù, che ospita entrambi i licei nel cuore del centro storico di Napoli, dall'una in poi si affolla di studenti che escono alla spicciolata dagli istituti e si confrontano sulle tracce. «Non erano male le tracce che ci sono capitate - dice Matteo,18 anni, alunno dello scientifico del Liceo Fonseca, nel centro di Napoli - Io ho scelto quella su Umberto Eco e credo che sia andata bene».

Ansia? «Sì - risponde - ma forse perché quella di oggi è la prima prova, quella che in realtà mi preoccupa di più è la terza prova». Anche Lorenza, studentessa del liceo Classico Genovesi, centro storico, ha scelto la traccia su Umberto Eco.



 

 


«Nella mia classe - racconta - la maggior parte ha optato per l'analisi del testo di Eco. In classe abbiamo spesso parlato, con i prof, di Eco dopo la sua morte».
In pochi hanno scelto la traccia sul Pil come «misura di tutto», ritenuta «complicata» da un altro gruppo di ragazzi del Fonseca, cos' come quella sul rapporto padre-figlio. «Era molto facile cadere in errore e uscire fuori traccia - spiega Marta, 19 anni - Ho preferito la traccia sul suffragio universale a 70 anni dal riconoscimento del diritto al voto alle donne». Marco, altro alunno del Genovesi, compirà 18 anni domani, la festa è rimandata alla fine degli esami. «Ho scelto la traccia dell'uomo nello spazio - afferma - credo di essere stato uno dei pochi della mia classe, però quell'idea mi affascinava. Incrocio le dita».

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