Napoli, primo maggio coi sindacati
in piazza: «Al Sud non è festa»

Napoli, primo maggio coi sindacati in piazza: «Al Sud non è festa»
Martedì 1 Maggio 2018, 13:40 - Ultimo agg. 16:21
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«Il nostro primo maggio qui, a Napoli, in Campania, al Sud non è un primo maggio di festa, ma di lotta». Lo ha detto il segretario generale della Uil di Napoli, Giovanni Sgambati, concludendo, a nome di Cgil Cisl Uil, la manifestazione organizzata dal sindacato a piazza del Gesù, nel capoluogo partenopeo, per la festa del lavoro. «È la lotta a favore dei giovani che sono costretti ad emigrare - ha precisato Sgambati - o a lavorare senza tutele e con paghe irrisorie; la lotta per le donne, perché in Campania il 60% di esse è senza un lavoro; la lotta per tutti coloro che hanno lavorato nelle grandi aziende italiane o nelle multinazionali per anni e, adesso, sono fuori da tutto: senza posto di lavoro, senza ammortizzatori sociali e quindi fuori dalla società, senza una vita dignitosa». «Allora - ha aggiunto Sgambati - il Governo, di cui l'Italia ed il Mezzogiorno necessitano al più presto, metta al centro e più fortemente le regioni meridionali, perché le azioni per una reale crescita dei nostri territori sono ancora poche, vanno fatti nuovi investimenti, va chiarita qual è l'idea di Mezzogiorno che hanno in mente, vanno spese bene le risorse che ci sono, vanno fatti patti chiari con le multinazionali che vengono ad investire sui nostri territori: ci diano garanzie. Servono vincoli sicuri, perché i nostri lavoratori non sono oggetti, ma persone in carne ed ossa. Come lo sono i lavoratori e le lavoratrici di Auchan».
 

 

Sono compatti Cgil Cisl Uil di Napoli e lo sono anche nei confronti del sindaco De Magistris. La piattaforma per l'area metropolitana dei tre sindacati confederali segnala priorità e obiettivi per lo sviluppo della città: «Non abbiamo dialogo col sindaco, non abbiamo modo di confrontarci - ha sottolineato Sgambati - eppure le vertenze e le problematiche di Napoli passano quasi tutte per il mondo del lavoro. Non dare udienza a Cgil Cisl Uil significa non dare udienza al mondo del lavoro». «Va rafforzata e maggiormente diffusa - ha detto ancora Sgambati - la cultura della sicurezza nel mondo del lavoro. Va cambiata la mentalità: perché quando muore un operaio sul posto di lavoro per noi è un lutto ed una grave sconfitta. Non si deve risparmiare in sicurezza. Ci sono le norme e vanno applicate, ma servono anche più ispettori e più controlli nelle nostre aziende, sui cantieri e sui luoghi di lavoro». L'intervento di Sgambati è stato preceduto dalle testimonianze di un dirigente sindacale dei pensionati e da due delegati, rispettivamente di Comune di Napoli e Ctp. Per i sindacati ha parlato Giovanni Sgambati, al suo fianco i segretari generali di Cgil e Cisl di Napoli, Walter Schiavella e Gianpiero Tipaldi.

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