Momenti di tensione e paura e stamattina a Secondigliano per una protesta degli operai della SGB, società del settore dell’abbigliamento, produttrice del marchio “Sartoria Partenopea”, azienda con una storia consolidata nel panorama della moda maschile, fondata dalla famiglia Blasi.
«E’ la storia di un’azienda, con settanta dipendenti circa, che passa da una società all’altra attraverso un contratto di usufrutto, per finire, infine, nelle mani di un curatore fallimentare. Non sappiamo a chi rivolgerci, dovremmo essere licenziati per poter accedere alla procedura di mobilità, ma fino ad oggi nulla», dichiara un operaio.
Stamattina l’epilogo. Francesco Sasso, un dipendente, è salito sul tetto dello stabilimento minacciando gesti estremi e chiedendo la presenza dei vertici dell’azienda, dei sindacati e delle istituzioni per fare chiarezza sul futuro dei lavoratori. Sul posto sono intervenuti Polizia di Stato e Vigili del fuoco che, per scongiurare qualsiasi possibilità di incidente, hanno montato un telo di salvataggio gonfiabile.
Dopo una difficile trattativa, l’operaio è sceso dal tetto dell’edificio e si è incontrato con i dirigenti dell’azienda. Forse già domani, con la mediazione della Prefettura, saranno avviati incontri tra azienda, sindacati e curatore fallimentare per stabilire chi dovrà avviare le procedure d’accesso agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge.