Napoli. Scandalo centro sportivo. Club in subaffitto, il Comune era a conoscenza della convenzione

Napoli. Scandalo centro sportivo. Club in subaffitto, il Comune era a conoscenza della convenzione
di Paolo Barbuto
Giovedì 18 Febbraio 2016, 09:05
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La vicenda paradossale l'abbiamo raccontata ieri e la riassumiamo in poche righe: il Comune di Napoli è proprietario di un centro sportivo per il quale un privato versa un canone di fitto, solo che quei soldi finiscono nelle casse della Federtennis. Tutto risale a una convenzione di fine anni'60 tra Palazzo San Giacomo e Fit: prendete quel centro, pagate un canone irrisorio ma impegnatevi a far giocare solo partite di tennis e a non subaffittare. Oggi in quel luogo si gioca anche (soprattutto) a calcetto e la federazione ha subaffittato all'Asd Rama Club. La conclusione è la seguente: i 50mila euro all'anno del club privato vanno alla Fit che, a sua volta, al Comune di Napoli non versa nulla per il fitto di quel luogo.

Palazzo San Giacomo ha scoperto solo nel 2012 di essere proprietario di quel posto e tutti hanno giurato di non sapere nulla. L'Amministrazione però s'è messa in moto con solerzia nel 2012, ed è arrivata a chiarire tutto nel 2016, appena quattro anni. Ma prima ha spiegato che dentro l'edificio di piazza Municipio s'era perduta traccia di quell'accordo da tempo immemore. Ecco perché nessuno sapeva. Così, quattro anni fa è stata addirittura aperta un'indagine interna che ha richiesto alla polizia municipale un lungo lavoro di ricostruzione quarantennale. Un vero peccato, perché sarebbe bastato andare a prendere la documentazione degli ultimi dieci anni per scoprire che quel posto esisteva e che era di proprietà della città di Napoli.

Nello specifico si tratta di un permesso per realizzare coperture ad alcuni dei campi, nulla d'eccezionale e nulla di segreto: e in quella richiesta ufficiale presentata a Palazzo San Giacomo è richiamata, quasi integralmente, la convenzione del 1969. Insomma, parliamoci chiaro, non è vero che questa roba s'era perduta nella notte dei tempi, anzi, era bene in mostra. Solo che nessuno riusciva a vederla.Co-protagonista della vicenda, oltre al Comune di Napoli distratto che aveva dimenticato di possedere quei campi, è la Federtennis. Anche la struttura che governa il mondo nazionale delle racchette aveva «dimenticato» che la concessione vietava esplicitamente il subaffitto così per decenni s'è intascata il canone versato dai privati. A colpi di 50mila euro l'anno, la Fit ha messo a bilancio qualche milione. Ma qual è la posizione ufficiale della Federazione in questa vicenda? Non c'è.E non c'è perché da 48 ore stiamo cercando di averla ma evidentemente siamo sfortunati. L'altroieri la risposta ufficiale è stata «gli uffici qui sono chiusi, riprovate domani».

Ieri, dopo lunghissimi tentativi di contatto, la risposta è stata un'altra: «Se non richiamiamo entro le 18 vuol dire che non abbiamo nulla da dire». Il giornale va in stampa a notte fonda, nessuna telefonata è arrivata. Eppure sarebbe importante conoscere la versione della Fit su una vicenda così importante.In tutto questo, il terzo soggetto, l'Asd Rama, resta in attesa con preoccupazione. Dopo aver indagato, il Comune ha presentato all'associazione sportiva una lettera di sgombero e loro sono rimasti attoniti: «Non sapevamo che la Fit non avesse il diritto a subaffittare - hanno scritto a Palazzo San Giacomo - ma per noi non cambia nulla: i cinquantamila euro all'anno che davamo a loro, li daremo a voi».

Nessuna risposta da parte del Comune, almeno per adesso. E così si arriva a un ulteriore paradosso: c'è qualcuno che vuole a tutti i costi pagare l'affitto ma nessuno vuole intascarlo. La Federtennis non può più prendere quei soldi, il Comune di Napoli non ha ancora deciso se prenderli o meno. Anche questo a noi sembra assurdo.