TORRE DEL GRECO. Le strade della città in questo momento sono attraversate da una «lava» di persone, divisa in due dal passaggio del carro che porta in trionfo la statua dell'Immacolata. È la metafora della processione in onore della Santa che nel 1862 «fermò» la lava del Vesuvio e che da 154 anni ferma la città ogni 8 dicembre. Ancora in corso la processione, ora nell'area portuale, che finirà alle 15.30 col rientro del carro in Basilica.
Da qui, stamattina alle 10, è uscito il carro trionfale che sta percorrendo tutto il centro storico. Emozionante la discesa dal sagrato di fronte ad una piazza Santa Croce, per la prima volta nella storia, transennata per motivi di sicurezza. In 60mila i fedeli che in corteo seguono il carro trionfale. Cinquecento i portatori che si danno il turno in gruppi da 200 per portare a spalla la pesante macchina processionale, dal peso di decine di tonnellate.
Davanti al carro il parroco di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, insieme agli altri sacerdoti. Dietro al carro i "carri in miniatura" realizzati nel laboratorio di via Comizi coordinato da Imma Madonna, che occupa i bambini dei quartieri per toglierli dalla strada. Dietro le Istituzioni, il sindaco Ciro Borriello, il vicesindaco Romina Stilo, il consigliere regionale Loredana Raia, i consiglieri comunali, le forze dell'ordine, il capitano dei carabinieri Emanuele Corda, il comandante della stazione centro Francesco Di Maio, il primo dirigente della polizia Davide Della Cioppa, il comandante dei vigili Elio Benevento il comandante della Capitaneria Fabrizio Di Maggio e molte altre autorità civili, militari e religiose. Molti i devoti giunti da ogni parte d'Italia e anche dall'estero. «È il più grande momento di aggregazione della città- ha detto don Giosuè Lombardi- ma non deve rimanere fine a se stesso, deve far riflettere». Dispositivo di traffico in atto con divieto di sosta e di fermata per evitare il caos, in vigore fino alla fine della processione.