Uccisione di Davide, gli attimi subito dopo il dramma: giovani fuggono in sala giochi inseguiti da carabiniere | Video

Uccisione di Davide, gli attimi subito dopo il dramma: giovani fuggono in sala giochi inseguiti da carabiniere | Video
Domenica 7 Settembre 2014, 16:22 - Ultimo agg. 8 Settembre, 08:46
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Napoli. Spunta un video dei concitati momenti successivi alla morte di Davide Bifolco, il 17enne ucciso da un carabiniere al termine di un inseguimento nel Rione Traiano. Si tratta delle riprese all'interno della sala scommesse a poca distanza dal punto in cui si è concluso l'inseguimento dello scooter, con a bordo Davide Bifolco e altre due persone, effettuate dalle telecamere a circuito chiuso.

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Nel video, recuperato dai legali della famiglia del giovane, si vedono gli avventori della sala scommesse che escono in strada, evidentemente attirati dallo sparo, e rientrano di corsa all'interno del locale, seguiti da un carabiniere, probabilmente non quello che ha esploso il colpo d'arma da fuoco.

Il militare entra nella sala e riunisce i presenti che, con le mani alzate, si dispongono attorno a un tavolo da biliardo. I carabinieri precisano che il carabiniere presente nel video non è il militare indagato.

Poco prima che il carabiniere entri nel centro, però, si vede al minuto 2.32 un uomo con la maglia nera fuggire via. Si tratterebbe della persona inseguita dal militare. Resta da stabilire chi è l'uomo: il latitante Arturo Equabile oppure Vincenzo Ambrosio?

I legali della famiglia. Le immagini, secondo l'avvocato Fabio Anselmo nominato legale dai familiari di Davide Bifolco, «dimostrano in maniera eloquente lo stato psicologico in cui si trovava quel carabiniere in quel momento». La difesa ha nominato il perito di parte in vista dell'autopsia, in programma domani mattina al Secondo Policlinico di Napoli: si tratta del professor Vittorio Fineschi, dell'università La Sapienza di Roma. Il consulente balistico sarà invece Marzo Zonaro, ingegnere che ha già lavorato sul caso di Marta Russo. I difensori della famiglia Bifolco chiederanno che prima dell'autopsia venga eseguita una tac sul corpo, «come previsto da protocollo internazionale» per fotografare la situazione.

I carabinieri. Fonti dell'Arma chiariscono che il militare ripreso dalle telecamere non è quello che ha esploso accidentalmente il colpo e in ogni caso l'episodio della ripreso nella sala giochi è riportato in un atto istruttorio redatto dal Pm subito dopo i fatti quando ha sentito entrambi i militari e il testimone coinvolto, Salvatore Triunfo.

Intanto l'avvocato della famiglia ha raccolto le dichiarazioni di tre testimoni, ha reso noto di aver ascoltato sia due giovani che erano insieme con Bifolco, sia un terzo testimone oculare «che non ha alcun rapporto di parentela con la famiglia della vittima» e che non si sarebbe ancora presentato dagli inquirenti per farsi interrogare. Il legale ha sottolineato che prima ancora che alla procura di Napoli consegnerà oggi stesso i verbali e le registrazioni Commissione diritti umani presieduta da Luigi Manconi. Tra i documenti anche le riprese video delle telecamere collocate all'esterno e all'intero della sala giochi a una decina di metri dal luogo dove l'inseguimento si è concluso tragicamente, in via Chintia a Fuorigrotta, nei pressi dal Rione Traiano dove lo scooter era stato intercettato dai militari.

La nota dei carabinieri. Il video sull'irruzione nella sala giochi a poca distanza dal luogo dove fu colpito mortalmente il 17enne Davide Bifolco, documenta il tentativo di cattura del latitante Arturo Equabile che, a quanto risulta agli investigatori, si era prima poco prima dato alla fuga in sella al motorino dove viaggiava insieme con Bifolco. È quanto sottolineano fonti dell'Arma dei carabinieri a proposito del video che il legale della famiglia Bifolco, l'avvocato Fabio Anselmo, ha diffuso oggi agli organi di informazione.

I carabinieri sottolineano altresì che il video è già agli atti dell'inchiesta in quanto fu recuperato dai militari nell'immediatezza dei fatti e consegnato subito ai magistrati della procura che conducono l'indagine. Secondo quanto riferito, il carabiniere che fa irruzione nel locale di via Chintia era l'autista della Rediomobile che inseguì i tre giovani che non si erano fermati all'alt, e non il militare che esplose il colpo di pistola che uccise il 17enne. L'irruzione era avvenuta nel tentativo di catturare Equabile, pregiudicato del Rione Traiano ricercato da alcuni mesi per evasione dagli arresti domiciliari, che dopo la fuga in motorino avrebbe tentato di confondersi tra i frequentatori della sala giochi, riuscendo poi ad allontanarsi.

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