Era stato annunciato e puntualmente, mentre la stagione turistica si avvia a decollare, è arrivato: pubblicato bel bollettino ufficiale della Regione il decreto che autorizza l'aumento del costo del biglietto per aliscafi e i traghetti lungo le coste campane. Il rincaro è del 5% e riguarda solo i biglietti a prezzo intero; scongiurato, per ora, il maggiore esborso anche per pendolari e residenti. L'aumento era stato chiesto a gran voce dagli armatori: lamentano il caro carburanti e, soprattutto, i mancati indennizzi Covid che pure erano stati promessi dal governo. In realtà le richieste erano molto più esose e gli imprenditori intendevano estendere i rincari a tutti i passeggeri. «La Regione - spiega Luca Cascone, consigliere delegato ai Trasporti - è riuscita a contenerli e a far escludere i biglietti per residenti e pendolari. In pratica il +5% copre solo l'adeguamento Istat degli ultimi tre anni».
I collegamenti marittimi saranno più cari nel golfo di Napoli dove aumentano le tariffe di aliscafi e traghetti per Ischia, Procida e Capri.
Gli aumenti sono subito scattati per i traghetti. Per le corse veloci, invece, si dovrebbe partire entro fine settimana. «Noi inizieremo a praticare gli aumenti da sabato - spiega Giuseppe Langella, ad di Snav - stiamo lavorando all'adeguamento informatico». Il manager invita ad abbassare i toni: «Diciamo che si tratta di un aumento minimo che non tocca residenti e pendolari e che copre solo in minima parte gli aumentati costi dei servizi. Per fortuna - aggiunge Langella - dopo un inizio di anno stentato, i flussi sono aumentati notevolmente a maggio e gli tutti gli indicatori segnalano che andrà bene tutta l'estate. Non siamo ancora ai livelli del 2019 ma abbiamo fatto un buon passo in avanti. La meta che sta segnando gli incrementi più forti è, naturalmente, Procida, capitale della cultura e quindi al centro di molti eventi. Il forte richiamo dell'isola di Arturo certamente continuerà anche in autunno e in inverno».
Dall'adeguamento Istat è rimasto fuori il 2022. «Avremmo preferito - dice Maurizio Aponte, ceo di Navigazione Libera del Golfo - che venisse compreso, insieme a un piccolo aumento anche per residenti e pendolari. Il 5% non copre tutti gli aumenti che ci sono stati ma abbiamo accettato per andare incontro alle richieste degli amministratori. Bisogna capire una volta per tutte, però, che questi servizi non hanno nessun contributo pubblico. Noi li garantiamo e cerchiamo di renderli sempre più efficienti. Ma certamente non possiamo rimetterci. Rinnovare le flotte deve essere possibile; se gli utili non arrivano è chiaro che sarà impossibile investire in futuro».