Napoli, a Mario Boffo il Premio Montale Fuori Casa

La premiazione alla sede dell'Archivio di Stato

Mario Boffo
Mario Boffo
Domenica 14 Aprile 2024, 17:44
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Il 15 aprile a Napoli, nella prestigiosa sede dell’Archivio di Stato (Piazzetta del Grande Archivio 5) a partire dalle ore 16 verrà conferito il “Premio “Montale Fuori di Casa” a Mario Boffo, diplomatico e scrittore". Tale Premio, nato nel 1996 per ricordare il Premio Nobel ligure per la Letteratura, e giunto ormai alla sua XXVIII edizione, gli verrà assegnato per la Sezione Mediterraneo in riconoscimento della quarantennale carriera al servizio del Paese, dell’azione professionale svolta in particolare entro le relazioni dell’Italia con i partner del Mediterraneo e del Medio Oriente, e infine delle opere letterarie da lui composte e pubblicate, che spaziano dai temi della femminilità e della conoscenza a quelli della simbologia e del mito: “Femmina strega”, “Yemen l’eterno”, “Il cavaliero errante”, quest’ultimo imperniato sulla disciplina degli scacchi come metafora della vita e della ricerca del vero.

La motivazione del conferimento riecheggia il forte legame del premiato con le proprie vicissitudini: l’esperienza del viaggio, i rapporti con paesi esteri, i soggiorni nello Yemen e in Arabia Saudita, la cultura napoletana di nascita, sono elementi che hanno armonicamente nutrito la sua azione professionale, esistenziale e letteraria, sempre sulla base di una comune e intensa passione.

  Dopo i saluti di Candida Carrino, Direttore dell’Archivio di Stato di Napoli, e di Adriana Beverini, Presidente del Premio, il Premiato dialogherà con  Lorenzo Antonelli, vicepresidente della Federazione Scacchistica italiana e con Alessandro Cecchi Paone, giornalista, conduttore televisivo, divulgatore scientifico e saggista.

 “Nel conferire a Mario Boffo il Premio che,  sempre a Napoli, per la Sezione Mediterraneo negli anni passati è già stato assegnato al violinista Alaa Arsheed, alla pianista Elizabeth Sombart, al grande Peppe Barra e alla Cooperativa La Paranza - spiega la Presidente Beverini - si è inteso anche  celebrare il grande ruolo di Napoli, e di tutte le sue realtà, nella cultura, nella Storia, nell’accoglienza e nelle relazioni con i popoli che hanno incrociato nel corso dei secoli la Città di Partenope, sempre centrale in Europa e nel Mediterraneo”.

 Proprio a Napoli, soprattutto nel XVI e nel XVII secolo nacquero Accademie di straordinaria importanza e vitalità di cui la città ancora conserva tradizione e valore e si affinò la nobile disciplina degli scacchi.

Ed è appunto attorno al “nobil giuoco”, che in quei meravigliosi e caotici tempi si fa “perfezione d’intenti e intento di perfezione”, che si sviluppa l’ultimo libro di Mario Boffo (“Il cavaliero errante”, Ed. Castelvecchi Editore, Roma, 2022), romanzo storico-ermetico, nel quale  le straordinarie energie del Rinascimento  si fondono e si rispecchiano.

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S’intrecciano inoltre nel libro vicende di fondamentale importanza storica europea e mediterranea, come la battaglia di Lepanto, perfettamente descritta e ricreata per quanto concerne anche la  tecnica guerresca, così come lo sono le scelte linguistiche che Boffo fa rivivere nelle missive che il protagonista invia o riceve dai personaggi che incontra  sul suo cammino. 

Tutte queste molteplici e fondamentali componenti nel romanzo  accompagnano l’evoluzione spirituale e morale del personaggio storico Giovanni Leonardo Bona, noto anche col nome di  Leonardo da Cutro, detto il Puttino, lo scacchista italiano nato a Cutro nel 1533 e morto a Taranto nel 1578, che Mario Boffo fa agire nella vita di quel sedicesimo secolo, tra fervore religioso, discipline ermetiche e spinta verso il futuro.

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