Chiusa per dodici anni causa lavori di restauro, è stata riaperta lo scorso 23 dicembre alla presenza del premier Paolo Gentiloni e del ministro Dario Franceschini. La domus dei Vettii è tra le più ricche e famose di Pompei, posta sotto la protezione di Priapo - Dio della fertilità - raffigurato a destra dell'ingresso della maestosa dimora e che ora, grazie all'intervento di recupero, appare ravvivato nei suoi appariscenti colori: il giallo della tunica e il corpo bruno del dio che rappresentava la prosperità economica dei proprietari, i fratelli Aulus Vettius Restitutus e Conviva, liberti che si erano arricchiti grazie al commercio. E tra i turisti, intanto, spopola la moda del selfie con l'affresco di Priapo da postare sui social.
La mostra «Il corpo del reato» è la seconda attrazione più richiesta dai visitatori.
La visione inedita di tesori protagonisti di furti e mercati illegali stuzzicano la curiosità dei turisti. Coreani e finlandesi rappresentano il 50 per cento degli stranieri attesi tra le antiche vestigia in tour organizzati. L'altro 50 per cento - secondo le stime delle agenzie di viaggio - saranno italiani in vacanza con il metodo del «fai da te». Che si sposteranno, cioè, con i mezzi pubblici. Se si considera che per arrivare a Pompei l'unico mezzo pubblico su cui poter contare sono i treni della Circumvesuviana, bisogna fare i dovuti scongiuri affinché le corse siano operative almeno fino alle 17 - orario di chiusura dei siti archeologici di Pompei, Ercolano, Stabiae, Oplontis e del Museo di Boscoreale.