Nuovi fondi per il progetto Sirena
la Regione apre: bando a Natale

Nuovi fondi per il progetto Sirena la Regione apre: bando a Natale
di Luigi Roano
Venerdì 26 Agosto 2016, 08:52
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Si chiama «Sirena» e fino a 3 anni fa questo progetto grazie a investimenti di Comune e Regione a fondo perduto ha dato modo ai privati di riqualificare le facciate dei palazzi e anche mettere una pezza sulle parti in comune degli edifici adiacenti. Palazzo San Giacomo lo ha rispolverato e la novità di queste ore è che la Regione - attraverso il vicepresidente Fulvio Bonavitacola - ha detto sì all’apertura di un tavolo che tra un paio di settimane per mettere insieme le forze, nella sostanza tirare fuori più soldi. In questo momento Sirena potrebbe essere il grimaldello con il quale - in attesa che il Consiglio regionale approvi la legge apposita sul «fascicolo del fabbricato» - per incentivare i proprietari privati a dotarsi di uno strumento con il quale valutare prima e su tutto i parametri antisismici degli stabili e come adeguarli alle nuove leggi. Insomma, quanto sta accadendo a 200 chilometri da Napoli sta facendo scattare riflessioni importanti e anche tanti, tanti allarmi. Cosa è il progetto Sirena? Nella sostanza incentivi a fondo perduto e defiscalizzazioni per il recupero dell’edilizia privata storica e no. Il modello Sirena sta in capo all’assessore all’Urbanistica Carmine Piscopo e a quello alle Finanze Salvatore Palma, che al riguardo qualche giorno fa a Il Mattino spiegò quanti soldi ci sono in cassa per riproporre Sirena: «In cassa ci sono circa 9 milioni, 6 sono un residuo del vecchio progetto Sirena e che abbiamo accantonato e non abbiamo mai voluto spendere, 3 sono soldi del Comune, per iniziare a riproporre i bandi». A quel punto è iniziato il pressing sulla Regione perché scendesse in campo e si arriva così a settembre per il tavolo che rapidamente dovrebbe proporre bandi e stabilire i fondi a disposizione. 

Con la normativa attuale, chi riqualifica le facciate dei palazzi ha uno sgravio dei costi, dal punto di vista fiscale, del 55%. Nella sostanza, se uno spende 1000 euro ha detrazioni - spalmate su più anni - per 550 sull’Irpef. A questo si aggiungano gli incentivi di Comune e Regione. Che ammonteranno tra il 20 e il 30% del costo dei lavori. Se si fa la somma, si arriva a una copertura del 75%. Significherebbe che rifare le facciate dei palazzi, manutenerli, costerebbe un terzo. È chiaro che l’aspetto estetico - in un contesto sismico così vicino alla città - assumerebbe un valore secondario. Di qui l’idea e anche qualcosa in più di allargare il bando al «fascicolo del fabbricato» anticipando la legge atteso che tanto in Comune quanto in Regione puntano a fare i bandi entro Natale.

Sirena dovrebbe partire almeno con una trentina di milioni nel motore. Tutta la città ha necessità di essere messa in sicurezza, a iniziare dal Centro storico dove, se è vero che insistono i soldi del «Grande progetto» targato Unesco, è anche vero che questi fondi sono rivolti all’edilizia pubblica mentre c’è da mettere mano pesantemente all’edilizia privata e nel modo più rapido possibile. Anche in queste ore tra Comune e Regione sono in corso contatti per stabilire la partenza del tavolo istituzionale con Sirena al centro del dialogo, è evidente che quanto successo nell’alto Lazio sta funzionando da acceleratore. 
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