Nei seggi tra paura di brogli e il timore per l’affluenza

Nei seggi tra paura di brogli e il timore per l’affluenza
di Fulvio Scarlata
Domenica 6 Marzo 2016, 10:10
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È il giorno delle primarie, per il centrosinistra. Dopo l’ottimismo dei giorni scorsi sui livelli della partecipazione, tra gli organizzatori dei gazebo è subentrato un certo timore e si resterà con il fiato sospeso almeno fino a mezzogiorno, quando arriveranno i primi dati sull’affluenza alle urne, per capire se davvero ci sarà quella mobilitazione del popolo del partito democratico e delle altre formazioni della coalizione. Nelle scorse settimane il segretario provinciale democrat Venanzio Carpentieri aveva indicato quota 30mila votanti come un traguardo che segnerebbe il successo dell’iniziativa. Tuttavia già ieri sono iniziate valutazioni più caute e, secondo molti esponenti del centrosinistra, già superare quota 20mila elettori sarebbe considerato un notevole risultato visto che non è scattata una mobilitazione della città e nel frattempo ci sono state vicende, come quella di Casavatore, che hanno offuscato l’immagine del partito democratico.

In serata, poi, scoppia il caso del seggio elettorale di Soccavo: «È vergognoso che resti aperto questo seggio - si dice dal comitato elettorale di Valeria Valente - nello studio medico della dottoressa Tommasielli la quale pretende anche di essere Presidente di quel seggio. È evidente che la sua stessa presenza sia elemento di condizionamento, che viola ogni principio di deontologia professionale nonché i presupposti fondamentali del libero esercizio del voto». I kit Ieri sono stati distribuiti i kit per allestire, oggi alle 7 di mattina, i seggi. Alle 8 iniziano le primarie che si concludono la sera alle 21. Il centrosinistra, e in particolare il partito democratico, ha mobilitato un esercito di volontari per garantire primarie efficienti, efficaci e trasparenti. In ognuno dei 78 seggi ci sarà un presidente con due scrutatori (ognuno appartenente ad aree del Pd e a partiti diversi), tutti al lavoro gratuitamente, in nome di una concezione della politica che richiama molto il passato da militanti.

Accanto a loro i rappresentanti dei quattro candidati, con altre 300 persone mobilitate. Insomma la trasparenza dovrebbe essere supergarantita da un apparato in grado di assicurare che non solo non ci saranno brogli ma il voto sarà libero e democratico. Il timore Cinque anni fa il caso passato alla storia, non si sa bene perché, come le primarie dei “cinesi”, quando invece si verificarono clamorosi, inattendibili dati di affluenza alle urne in alcuni seggi, in particolare a Secondigliano, Miano e San Pietro a Patierno, con la situazione limite del gazebo di via Janfolla a Miano dove alle 12 avevano votato 700 persone, in pratica una ogni 20 secondi. Per evitare il ripetersi di qualsiasi situazione anomala sono state prese misure drastiche. Così ogni presidente avrà a disposizione un doppio controllo sui votanti: uno cartaceo con l’elenco dei cittadini che, secondo l’anagrafe del Comune, possono votare nelle sezioni destinate a ogni seggio.

L’altro digitale con l’app varata per l’occasione dal Pd di Napoli con l’elenco totale dei votanti, in modo da consentire a tutti gli elettori di votare dove vogliono ma senza poter ripetere più volte il voto in seggi diversi. L’organizzazione Il centro nevralgico dell’organizzazione è alle Terme di Agnano, dove convergeranno dati e schede al termine delle votazioni e dove si prenderanno le decisioni se si verificheranno situazioni anomale. Sicuramente un voto in massa dei cinesi, che pure ha scosso le consultazioni di Milano, non potrà ripetersi visto che i sedicenni (in tutto 127) e gli stranieri residenti in Europa (20) si sono dovuti preregistrare. Possono invece votare normalmente gli stranieri che sono iscritti ai registri elettorali e dunque hanno il certificato come tutti gli altri. I candidati non si sposteranno alle Terme di Agnano ma saranno in giro per i seggi durante la giornata aspettando poi il risultato nei rispettivi comitati elettorali.

Le tessere Concretamente, chi vuole partecipare alle primarie, che sono aperte a tutti i residenti a Napoli anche se non sono iscritti al Pd e ai suoi alleati, può recarsi al proprio seggio (quello che corrisponde al numero della sua tessera elettorale) individuandolo dal sito primarienapoli.it, ma potrebbe anche scegliere un qualunque altro seggio più comodo perché, come detto, non è possibile votare in più gazebo. Bisogna dotarsi della carta d’identità e del certificato elettorale, versare un contributo di un euro, registrarsi e sottoscrivere una dichiarazione che si sostiene la coalizione e ci si riconosce nel programma del centrosinistra, che però non è vincolante.

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