Porti Napoli, dopo bocciatura al Senato
la Camera dice sì a Spirito

Porti Napoli, dopo bocciatura al Senato la Camera dice sì a Spirito
Lunedì 28 Novembre 2016, 12:52 - Ultimo agg. 13:17
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La nomina di Pietro Spirito a presidente dell'Autorità Portuale del Tirreno Centrale, che comprende anche il porto di Napoli, ha avuto il parere favorevole in commissione Trasporti alla Camera con 23 voti favorevoli e 4 contrari. La nomina di Spirito era stata bocciata due settimane fa in commissione al Senato. Il parere delle commissioni non è vincolante.

«La Commissione Trasporti ha approvato la nomina di Pietro Spirito come Presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, con 23 voti a favore, 4 contro e nessun astenuto», afferma in una nota Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico e unica componente campana della Commissione Trasporti della Camera.

Al voto hanno partecipato anche i due deputati campani del PD Michela Rostan e Giorgio Piccolo, in sostituzione di due esponenti della Commissione, i parlamentari Pd Mauri e De Stefano. «Mi auguro - spiega la Carloni - che il ministro Delrio firmi quanto prima la sua nomina, così da restituire al Porto di Napoli, in una nuova visione di livello regionale con Castellammare e Salerno, quella guida stabile di cui lo scalo ha bisogno, in modo da far ripartire velocemente quella che è, nei fatti, la più grande azienda della Campania e del Meridione».

«Con questo voto - afferma infatti la Carloni - la Camera conferma la volontà di andare avanti in un percorso riformatore del mondo della portualità, un percorso incentrato sul merito delle questioni e sulle competenze. In questo senso la nomina di Spirito è in linea con quanto previsto dal decreto legislativo 169/2016 sulla riorganizzazione e razionalizzazione delle autorità portuali, che prevede che il presidente sia scelto fra soggetti di comprovata esperienza nei settori dell'economia dei trasporti e portuale. Infatti, non è un caso che il curriculum di Spirito veda tante esperienze nel campo dei trasporti, dal gruppo Ferrovie dello Stato, ad ATAC, all'Interporto di Bologna. Inoltre, credo che il fatto che sia di origini napoletane, e che abbia di recente lavorato con Invitalia a Bagnoli, sia un asset strategico in più, in quanto è già un conoscitore della complessa realtà partenopea».

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