Scampia, ecco il giardino per curare senza medicine i bimbi autistici

Scampia, ecco il giardino per curare senza medicine i bimbi autistici
di Gerardo Ausiello
Lunedì 21 Novembre 2016, 15:29 - Ultimo agg. 15:48
4 Minuti di Lettura
 

«A Napoli si fanno troppe chiacchiere e invece c'è bisogno di fatti». E' tutto qui, nelle parole del piccolo Gabriele, il senso dell'iniziativa lanciata a Scampia, a poche decine di metri dalle Vele e dal set permanente di Gomorra. Siamo in via Zuccarini dove, all'interno del presidio sanitario «Sciuti», ha aperto i battenti il giardino dei colori, un'oasi di 800 metri quadrati che ha di fronte una sfida ardua ma straordinaria: tra l'orto, gli alberi e le piante profumate medici e volontari proveranno infatti a curare bambini e ragazzi disabili e autistici (dai 3 ai 17 anni). Lo faranno riportandoli al contatto con la natura, senza alcuna medicina. Sembra fantascienza e invece questo metodo, scientificamente provato, è già una realtà in Paesi dell'Europa del Nord come la Finlandia. Non purtroppo in Italia, tant'è che si tratta della prima iniziativa del genere nel nostro Paese. 

Un piccolo miracolo se si pensa alle condizioni in cui è stato realizzato: a costo zero, senza alcun finanziamento pubblico né privato e solo grazie all'impegno di un gruppo di persone appassionate. Ciascuno ha dato il suo contributo all'interno di un gioco di squadra che ha permesso di far risorgere una struttura sorta anni fa come centro di neuropsichiatria infantile e abbandonata inesorabilmente al suo destino. La parte più «faticosa» è toccata a nove detenuti a fine pena che, nell'ambito del progetto gestito dall'associazione «(R) esistenza», hanno eliminato piante ed erbacce che avevano preso totalmente il sopravvento. «Ci siamo trovati di fronte una foresta - racconta Ciro Corona, uno dei responsabili dell'associazione - è stato necessario un lavoro di un mese per rimettere le cose in ordine».
 
 

A guardarlo ora, il giardino, disegnato dall'architetto Paolo Colantuoni, sembra un piccolo gioiello. Imboccando il viale ci si imbatte subito nel giardino dei 5 sensi, un percorso ad anello all'interno del quale si trova il giardino olfattivo, con piante profumate come rosmarino e salvia, ma anche quello dei sapori con l'orto dove ogni bambino curerà una pianta: una volta al mese, poi, uno chef insegnerà ai piccoli a cucinare. Si prosegue con l'area dei 5 alberi, il cerchio magico, dove verranno sistemate panche circolari che accoglieranno i bambini intenti a disegnare e a comporre sculture. E ancora il giardino tattile, che consentirà ai giovanissimi ospiti di camminare a piedi nudi per provare sensazioni particolari al contatto con materiali come i sassolini o la paglia. Infine il giardino dei suoni - qui si potrà ascoltare il rumore dell'acqua, degli uccellini e dei campanelli al vento - e quello dei colori, con tante essenze acchiappafarfalle. 

E' un work in progress, iniziato da tempo e che proseguirà senza sosta fino al 21 marzo, primo giorno di primavera, quando finalmente l'oasi di Scampia accoglierà i primi venti bambini. Oggi, al simbolico taglio del nastro, erano presenti i protagonisti dell'impresa, il neuropsichiatra infantile Rosario Savino e il responsabile della farmacia Umberto Casale, che hanno lavorato gomito a gomito con la dottoressa Teresa Ferro e con i vertici dell'Asl, in primis il direttore del distretto 28 Beniamino Picciano e la psicologa Elena De Rosa, nonché con i rappresentanti delle associazioni in rete tra loro: «(R)esistenza», «Pollici Verdi», «L'Acchiappasogni Onlus», l'associazione Musicale «Natale Ciccarelli». Hanno seguito passo dopo passo la realizzazione del giardino anche artisti come Enzo Avitabile e Mario Porfito, entrambi ambasciatori dell'Unicef.

Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l'assessore ai Giovani Alessandra Clemente, il presidente della Municipalità Apostolos Paipais, i consiglieri regionali Franco Moxedano e Raffaele Topo (presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale), il vicepresidente del Consiglio comunale Salvatore Guangi, il presidente della commissione Giovani del Consiglio comunale Claudio Cecere.

«Vogliamo curare i bambini senza imbottirli di medicine. L'obiettivo è costruire un modello da esportare anche altrove per scongiurare la terribile previsione fatta negli Stati Uniti: secondo gli esperti, a causa dell'inquinamento e di altri fattori ambientali nel 2025 un bambino su due rischia di essere affetto da autismo. Non possiamo permetterlo perché i nostri bambini sono il futuro» hanno spiegato Savino e Casale, che hanno incassato il sostegno di Regione, Comune e Municipalità anche per i costi da affrontare. A tal proposito è già allo studio un progetto di crowdfunding.
© RIPRODUZIONE RISERVATA