Sclerosi laterale amiotrofica, professionisti campani nel direttivo dell'associazione Aisla

Sclerosi laterale amiotrofica, professionisti campani nel direttivo dell'associazione Aisla
di Emanuela Sorrentino
Domenica 16 Maggio 2021, 12:05
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L'Aisla, l’Associazione Italiana che da 38 anni si occupa della tutela, ricerca e assistenza delle persone affette da Sclerosi Laterale Amiotrofica, ha un nuovo consiglio direttivo con una notevole presenza di campani. Il nuovo presidente è Fulvia Massimelli (in foto) prima donna presidente nella storia di AISLA. Quattro le figure particolarmente significative per la Campania: Alberto Fontana, già presidente del Centro Clinico NeMO Napoli, la riconferma di Pina Esposito di Castel San Giorgio e altri due nuove nomine di consiglieri campani: Adele Ferrara, già presidente di Aisla Napoli e Antonio Bianco, tesoriere di Aisla Caserta. 

Il nuovo Consiglio Direttivo, riunitosi al termine dell'Assemblea Nazionale, ha conferito all’unanimità le nomine della nuova governance a Michele La Pusata quale nuovo vice presidente; Giuseppina Esposito nel ruolo di segretario e ad Alberto Fontana l’incarico di tesoriere. Oltre alle cariche istituzionali, il Consiglio è così composto: Antonio Bianco (Caserta); Rosalino Cellamare in arte RON e testimonial dell’associazione dal 2004; Orietta de Pascali (Lecce); Adele Ferrara (Napoli); Francesca Genovese (Reggio Calabria); Antonello Paliotta (Firenze); Vincenzo Soverino (Asti); Michele Tropiano (Aosta); Paolo Zanini (Trieste).

L’Assemblea ha anche provveduto ad eleggere il Collegio dei Revisori: Mario Giusti; Paolo Masciocchi e Aldo Occhetta, i cui supplenti sono Massimo Baiamonte e Luca Labella.

I neo eletti Consiglieri hanno ringraziato i soci per la fiducia concessa e guideranno l’associazione dal 2021 al 2024 (con l’approvazione del bilancio sociale 2023). Con l’obiettivo di rendere concrete le buone pratiche assistenziali nei confronti delle persone con SLA e migliorarne la qualità di vita, sarà prioritario il potenziamento dell’attività di promozione, divulgazione e partecipazione nelle opportune sedi. Affrontare il tema dell’assistenza socio-sanitaria per le persone che vivono situazioni di disabilità complesse come la SLA, infatti, significa necessariamente mettere in campo tutte quelle azioni e strategie per garantire loro la dignità di vivere la malattia, pur nella sua complessità e gravità. 

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