Formia, quindicenni
costrette a prostituirsi

Formia, quindicenni costrette a prostituirsi
Martedì 31 Maggio 2016, 19:04 - Ultimo agg. 1 Giugno, 11:48
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La vita di due ragazzine di 15 anni
era diventata un inferno: costrette a prostituirsi anche sotto
la minaccia di morte, ricattate e spaventate. Un inferno che gli
agenti del commissariato di Formia, in provincia di
Latina, hanno scoperto dopo che una delle due, dopo un litigio
con i genitori preoccupati per le cattive frequentazioni della
figlia, era fuggita di casa.
In carcere sono finiti in tre: un 19enne, Pasqualino
Fabbricatore originario di Minturno, che era l'organizzatore del
giro di prostituzione, il procacciatore di clienti e lo
sfruttatore delle due adolescenti; un coetaneo di Fabbricatore
e un immigrato di 35 anni quest'ultimo accusato di violenza
sessuale e di avere ceduto droga ad una delle due ragazzine. E a
casa dell'immigrato la ragazzina si rifugia dopo essere scappata
di casa ed è qui che avviene la violenza sessuale oggetto di
indagine che poi ha portato a scoprire la terribile storia di
prostituzione minorile.

La ragazzina, ascoltata anche da una psicologa, racconta
tutto tra le lacrime. Racconta dell'inferno in cui era piombata
mesi prima e da cui non riusciva più come uscire: incontri
sessuali a pagamento, tre volte a settimana e anche cinque al
giorno. Minacce di morte al suo rifiuto. Il ricatto di
raccontare tutto alla sua famiglia, persone benestanti e
preoccupate per il comportamento di quella figlia ribelle e «con
cattive frequentazioni». Costretta anche a marinare la scuola
per gli incontri sessuali che il 19enne le procacciava e che si
consumavano in una stanza in affitto a Formia. Ma anche nell'
abitazione del giovane sfruttatore.

Le tariffe variavano a seconda dell'età dei clienti e lo
sfruttatore incassava il 50%. Sui clienti ora gli agenti
indagano. Molti sono ultraquarantenni e professionisti, un giro
ampio, oltre la città Formia. Professionisti disposti a pagare
più di cento euro. 
 
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