Odia i vicini di casa musulmani e per dispetto chiama il Telefono azzurro

Odia i vicini di casa musulmani e per dispetto chiama il Telefono azzurro
di Olivia Bonetti
Martedì 26 Settembre 2017, 12:45 - Ultimo agg. 27 Settembre, 17:21
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BELLUNO - «I musulmani del piano di sotto». Li chiamava così, nelle sue continue lamentele all'amministratore condominiale, il 45enne M.B. ora accusato di stalking a due vicini di casa. Le vicende della palazzina Ater Erp 31 di via Caduti del Lavoro al civico 31 in zona Fiammoi, sono state al centro del processo che si è tenuto ieri di fronte al giudice Angela Feletto. Alla sbarra M.B., difeso dall'avvocato Cristiana Riccitiello. Costituite parte civile due vicine di casa entrambe assistite dall'avvocato Mario Mazzoccoli.

I fatti contestati al 45enne riguardano il periodo tra l'inverno 2014 e l'estate 2015. Secondo le accuse il 42enne avrebbe perseguitato le due famiglie con sguardi truci, minacce, dispetti. Per questo avrebbe lanciato della candeggina dal balcone rovinando tutti gli abiti stesi a asciugare della vicina del piano di sotto. Un giorno poi udendo le grida dei bimbi della vicina, chiamò il Telefono azzurro, il numero istituito a protezione dell'infanzia. Ci furono tutte le verifiche del caso, con indagini che alla fine accertarono che quei bimbi non erano maltrattati, ma tutto era regolare...

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