Nascondeva dentro di sè un'enorme disperazione per quel matrimonio che ormai stava finendo. Un dolore profondo, che all'esterno, fino all'ultimo, non aveva dato a vedere. Ieri mattina, la decisione di togliersi la vita, impiccandosi a una trave, nel sottotetto della sua abitazione. È morto così un operaio di origini campane, di 47 anni, di Carbonera. È stata la moglie, uscita di casa la mattina con il figlio, a trovarlo ormai esanime.
L'allarme al Suem 118 e ai carabinieri intorno alle 12.30. La donna, anche lei originaria della provincia di Napoli, è rientrata col figlio senza sospettare nulla. Il marito apparentemente non c'era, anche se tutto faceva presupporre che non si fosse mosso da casa. Il dramma si è consumato nel centro abitato di una delle frazioni del comune alle porte di Treviso. Nessuno si è accorto di nulla. L'uomo ha deciso di andarsene in silenzio, togliendosi la vita non appena è rimasto solo nell'abitazione.
Lavorava regolarmente: non erano problemi economici o professionali ad affliggerlo, tanto più che la famiglia non era nota ai servizi sociali per una situazione di disagio. Era quel legame che ormai si stava sciogliendo a logorarlo, quel matrimonio che dopo alti e bassi stava finendo. Un salto che lui non si sentiva di affrontare. Da qui, stando a quanto ricostruito dai familiari sotto choc, la disperazione che lo ha spinto all'ultima, tragica decisione. Anche se non ha lasciato alcun biglietto.
Da circa cinque anni la famiglia viveva a Carbonera. Il 47enne aveva mantenuto molti rapporti con familiari e amici rimasti in Campania. E allo stesso modo si era costruito una rete di contatti anche qui nella Marca. Qualcosa però improvvisamente si è spezzato in lui. «Sono situazioni molti tristi, ma allo stesso tempo incontrollabili», ha commentato il sindaco Gabriele Mattiuzzo, subito informato dell'accaduto dalle forze dell'ordine.
Operaio si impicca nel sottotetto, lo trova la moglie: «Era disperato»
Lunedì 6 Aprile 2015, 10:11
- Ultimo agg. 11:46
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