TREVISO - «Sei bellissima», le avevano scritto gli amici di Facebook quando, un paio d'anni fa, aveva postato quella foto con i capelli corti. I suoi capelli biondi, provati dalla malattia. Ma Antonella bella lo era davvero. E adesso a commuovere, a toccare, non c'è solo la morte arrivata troppo presto, ma anche quel volto da ragazza. Che continuava ad avere, malgrado i suoi 44 anni.
La Polizia locale di Treviso è in lutto: se n'è andata Antonella Bigolin, in forza da oltre dieci anni ai vigili urbani del capoluogo. Da tempo lottava contro la malattia: un tumore al seno a cui ha dato battaglia senza risparmiarsi, senza perdere il sorriso e la voglia di farcela. Anche se, alla fine, ha dovuto arrendersi.
Originaria di Canizzano, abitava attualmente a Carità. Prima di diventare vigilessa, aveva lavorato per un periodo in panificio, a San Zeno. Poi l'assunzione in Comune: nella Polizia locale. Aveva prestato servizio inizialmente al Nucleo Centro, per poi spostarsi al Nucleo Informative. Si era subito fatta ben volere: che la sua scomparsa sia vissuta con dolore e partecipazione lo dimostrano le tante attestazioni di queste ore. Come il nastro nero pubblicato sul suo profilo dal suo dirigente, Aurelio Valenti.
La situazione si era aggravata, nelle ultime settimane: la vigilessa era seguita dall'Advar. E proprio all'associazione che si dedica ai malati terminali, la famiglia chiede di destinare eventuali offerte. L'ultimo saluto domani mattina alle 11 nella chiesa di Catena.
Antonella, la vigilessa col sorriso stroncata dal male a 44 anni
di Lina Paronetto
Martedì 31 Marzo 2015, 11:15
- Ultimo agg. 11:23
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