LA GUERRA

Guerra Israele Hamas, razzo colpisce base Unifil in Libano, nessun ferito. Truppe e tank al confine con Gaza, monito dell'Iran

A una settimana dell'inizio della guerra scatta la controffensiva israeliana su vasta scala

Guerra Israele Hamas, razzo colpisce base Unifil in Libano, nessun ferito. Truppe e tank al confine con Gaza, monito dell'Iran
Guerra Israele Hamas, razzo colpisce base Unifil in Libano, nessun ferito. Truppe e tank al confine con Gaza, monito dell'Iran
Domenica 15 Ottobre 2023, 01:28 - Ultimo agg. 16 Ottobre, 08:21

Casa Bianca: Biden non andrà in Israele

«Non abbiamo nuovi annunci di viaggi». Così la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Adrienne Watson, ha commentato la notizia dell'emittente israeliana Channel 12 secondo cui il premier Benyamin Netanyahu ha invitato il presidente americano Joe Biden a compiere una visita di 'solidarietà' in Israele la prossima settimana.

Unifil: "Razzo ha colpito la nostra base nel sud del Libano"

Un razzo ha colpito oggi il quartiere generale del contingente Onu nel sud del Libano (Unifil) senza fare vittime. Lo ha riferito il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, precisando che al momento non è possibile determinare da dove sia stato lanciato il razzo che ha colpito l'interno della base costiera di Naqura, a ridosso della Linea Blu di demarcazione con Israele. «In quel momento i nostri peacekeeper non erano nei bunker, ma fortunatamente nessuno è stato ferito», ha detto Tenenti.

Carabinieri tornati da Gerico: "impossibile proseguire"

«La situazione è diventata man mano più difficile, tanto da rendere impossibile proseguire con le nostre attività che ormai erano ridotte al minimo e con i pochi presenti nell'area di Gerico. I movimenti su quel territorio ora erano difficili per tutti, anche per noi. Si era creata una tale situazione di instabilità da non poter garantire la nostra sicurezza». È quanto ha riferito uno dei carabinieri rientrati oggi a Pisa da Gerico e fino a ieri impegnati nella missione addestrativa italiana in Palestina per la formazione degli appartenenti alle forze di polizia palestinesi. La decisione del ritiro è stata decisa ieri dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che era in costante contatto con il comandante del contingente Giuliano Polito, per verificare le condizioni di sicurezza per i carabinieri in quell'area.

Ue: "Israele segua il diritto internazionale"

«L'Unione europea condanna con la massima fermezza Hamas e i suoi attacchi terroristici brutali e indiscriminati in tutto Israele e deplora profondamente la perdita di vite umane. Non esiste alcuna giustificazione per il terrorismo. Sottolineiamo con forza il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario e internazionale di fronte a tali attacchi violenti e indiscriminati». Lo scrivono in una dichiarazione congiunta i ventisette Paesi dell'Unione europea. «Ribadiamo l'importanza di garantire la protezione di tutti i civili in ogni momento in linea con il diritto internazionale umanitario», aggiungono.

++ ISRAELE: 9 I RAZZI LANCIATI DAL LIBANO CONTRO ISRAELE ++

Sono 9 i razzi lanciati dal territorio libanese contro il nord di Israele dove prima sono risuonate le sirene di allarme. Lo detto l'esercito spiegando che 5 dei razzi sono stati intercettati. L'esercito sta ora colpendo il luogo di origine da dove sono partiti i razzi.

Usa: "Rischio escalation con il coinvolgimento di Teheran"

Gli Stati Uniti temono un'escalation della guerra tra Israele e Hamas e la prospettiva di un coinvolgimento diretto dell'Iran. Parlando alla Cbs, il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan ha parlato della possibilità di un nuovo fronte di battaglia al confine tra Israele e Libano e ha aggiunto: «Non possiamo escludere che l'Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci ad ogni possibile eventualità».

Iran: «Nessuno può garantire» il controllo della situazione

«Nessuno può garantire» il controllo della situazione se Israele invade Gaza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, mentre sembra avvicinarsi il momento dell'inizio dell'operazione di terra israeliana nella Striscia. «Se gli attacchi del regime sionista contro i cittadini indifesi e il popolo di Gaza continuano, nessuno potrà garantire il controllo della situazione e che i conflitto non si allarghino», ha detto Amir-Abdollahian durante un incontro con l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani, secondo quanto riferito dal ministero degli Esteri di Teheran.

 

Netanyahu: spaccheremo Hamas

Hamas «pensava che Israele si sarebbe spaccata, ma saremo noi a spaccare Hamas». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella prima riunione di gabinetto del governo di emergenza. «Questo governo sta lavorando 24 ore al giorno e l'unità di Israele manda un chiaro messaggio alla nazione, al nemico e al mondo». La riunione ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo degli oltre 1.300 israeliani morti a causa dell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.

 

Sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Tel Aviv

Sirene di allarme anti razzi stanno risuonando a Tel Aviv. Lo ha constatato l'Ansa sul posto.

Morti nei raid israeliani sono 2.384, i feriti sono 10.250

Il ministero della Sanità dell'Anp ha riferito che il numero dei morti nei raid israeliani dal 7 ottobre a Gaza e in Cisgiordania è salito a 2.384, mentre i feriti sono 10.250. In particolare, scrive l'agenzia palestinese Wafa, «nella Striscia sono state uccise 2.329 persone, la maggior parte dei quali erano bambini e donne, mentre il numero dei feriti ha raggiunto 9.042. In Cisgiordania, il numero dei morti è salito ieri a 55, dopo la morte ieri del sedicenne Muhammad Rifaat Adwan, nel governatorato di Tulkarem, mentre il numero dei feriti è salito a oltre 1.200».

Un altro missile anti tank è stato lanciato contro soldati israeliani

Un altro missile anti tank è stato lanciato contro soldati israeliani che stavano operando lungo il confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'esercito sta ora colpendo postazioni militari di Hezbollah in territorio libanese.

«Centinaia di migliaia di palestinesi» si sono già spostati verso il sud della striscia di Gaza

«Centinaia di migliaia di palestinesi» si sono già spostati verso il sud della striscia di Gaza, come ordinato da Israele. «Ma Hamas ricorre a sistemi energici per impedire in modo attivo quegli spostamenti». Lo ha affermato in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. «Facciamo appello alla popolazione: spostatevi a sud, oltre il fiume Wadi Gaza, per la vostra sicurezza». 

 

Tajani: «Domani il re di Giordania sarà in Italia»

«Domani il re di Giordania sarà in Italia» nell'ambito del dialogo messo in campo sulla crisi in Medio Oriente. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato a Rtl.

Israele avvierà «operazioni militari significative» solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza

Israele avvierà «operazioni militari significative» solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza: lo ha detto alla CNN il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (IDF). «La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l'area», ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus. «È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore».

 

 

Un altro portavoce, il colonnello Richard Hecht, appare in un videomessaggio sul profilo X dell'Idf invitando la popolazione a non seguire le indicazioni di Hamas a restare. «La nostra guerra non è contro la popolazione di Gaza», ha detto, e non attaccheremo prima che se se vadano, non per obblighi internazionali ma per la nostra etica«. Tuttavia »Hamas è responsabile della popolazione di Gaza, noi per quella di Israele«, ha concluso.

L'esercito israeliano vieta l'ingresso di tutti i civili al confine con il Libano

L'esercito israeliano ha proibito l'ingresso di tutti i civili fino a quattro chilometri dal confine con il Libano. La decisione - secondo i media - è stata spiegata con l'aumento degli attacchi da oltre frontiera. Al tempo stesso l'esercito ha ordinato ai residenti delle zone di confine all'interno dei 4 chilometri di restare vicino ai rifugi.

Critiche dalla Cina: oltre l'autodifesa

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l'omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che che le azioni di Israele «sono andate oltre l'ambito dell'autodifesa».

Mentre Tel Aviv «dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell'Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza». Entrambi, ha riferito una nota della diplomazia di Pechino diffusa oggi, «hanno espresso preoccupazione per la situazione in Israele e Gaza»

Lancio di razzi su Tel Aviv

L'esercito israeliano ha iniziato oggi lo sgombero della città di Sderot, situata a ridosso della striscia di Gaza, che è stata teatro di efferatezze da parte di commando di Hamas e che è stata colpita ripetutamente dai lanci di razzi. «Non è questo il momento di restare in città», ha detto il sindaco Allon Davidi. La città conta 30mila abitanti che avranno diritto di soggiornare in pensioni a spese dello Stato in luoghi più sicuri di Israele. Secondo i media, l'evacuazione non è obbligatoria e chi lo ritiene opportuno può restare nella propria abitazione.

 

Nuovo corridoio umanitario a Gaza

Israele ha annunciato che consentirà l'aertura di un nuovo corridoio umanitario a Gaza, rendendo noto che non attaccherà la zona intorno a Salah al-Din Road dalle 10 alle 13 ora locale (dalle 9 alle 12 ora italiana). Lo riferisce il Jerusalem.

«Abitanti di Gaza, negli ultimi giorni vi abbiamo esortato a lasciare Gaza City ed il nord della Striscia e di spostarvi a sud del Wadi Gaza per la vostra sicurezza. Oggi vi informiamo che fra le ore 10:00 e le 13:00 (ora locale, ndr) Israele non colpirà l'itinerario indicato dalla nostra cartina per raggiungere quella zona»: lo ha reso noto su X il lingua araba il portavoce militare, Avichay Adraee. «Per la vostra sicurezza sfruttate questo breve lasso di tempo per andare a sud. Potete essere certi - conclude Adraee - che i dirigenti di Hamas hanno già provveduto alla protezione loro e delle loro famiglie». 

Il bilancio dei morti

Il bilancio dei morti a Gaza per gli attacchi di Israele è salito a 2.329, mentre i feriti sono 9.714. Lo ha fatto sapere il ministero della Sanità locale.

Il capo di Hamas incontra il ministro degli Esteri

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh, secondo l'agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele, e convenuto di «continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi». È il primo incontro a questo livello dopo l'attacco dell'organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre.

Durante l'incontro, Amirabdollahian ha elogiato l'attacco di Hamas «senza precedenti» definendolo una «vittoria storica» che ha inflitto una battuta d'arresto all'occupazione israeliana del territorio palestinese. «Se i crimini di guerra del regime sionista continuano a Gaza, c'è la possibilità che accada qualsiasi tipo di evento nella regione e l'Iran continuerà i suoi sforzi per porre fine alle atrocità dei sionisti», ha sottolineato il ministro, citato dall'Irna. Haniyeh da parte sua ha chiesto un maggiore sostegno da parte dei Paesi islamici al movimento palestinese, contro i «crimini di guerra di Israele». Amirabdollahian ha compiuto una visita nella regione recandosi in Iraq, Libano, Siria e Qatar per tenere colloqui sugli sviluppi della guerra tra Israele e Hamas. 

Ucciso responsabie strage Kibbutz

Le forze armate israeliane hanno rivendicato l'uccisione in un raid a Gaza di Bilal al Kedra, il comandante dell'unità di Khan Younis della Nukhba, reparto di elite di Hamas. Lo riporta il Jerusalem Post, precisando che l'operazione è stata diretta dallo Shin Bet e che al-Qadr è ritenuto responsabile per l'infiltrazione il 7 ottobre a Nirim e Nir Oz e delle successivi stragi nei due kibbutz meridionali. Ieri le forze israeliane avevano rivendicato l'uccisione di altri due alti esponenti di Hamas che hanno avuto un ruolo di primo piano nei massacri, Abu Murad e Ali Qadi.

In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, '«sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica».

Il presidente Biden: "Peggior massacro di ebrei dall'Olocausto"

«Stiamo assistendo al peggior massacro di ebrei dall'Olocausto. Stiamo assistendo a una crisi umanitaria a Gaza»: lo ha detto Joe Biden intervenendo a Washington ad una cena per la campagna a favore dei diritti umani. La maggior parte delle persone che vivono a Gaza, ha aggiunto, sono «famiglie palestinesi innocenti, che non vogliono avere niente a che fare con Hamas».

Israele bombarda anche la Siria: raid

Nuovo raid israeliano sull'aeroporto di Aleppo, secondo quanto riferito da un quotidiano governativo siriano, Al-Watan. La pista sarebbe stata messa fuori uso poche ore dopo essere stata riparata in seguito a un raid di due giorni fa, che aveva colpito gli aeroporti di Aleppo e Damasco. E l'attacco è avvenuto dopo il lancio di due razzi dal territorio siriano verso Israele. La Siria denuncia il ferimento di 5 persone. 

Usa, dopo la "Gerald Ford" verrà schierata anche una seconda portaerei nucleare

Gli Usa mandano una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale come «deterrenza contro azioni ostili a Israele»: lo annuncia il Pentagono.

Oms condanna l'ordine di Israele di sgomberare 22 ospedali: "E' una condanna a morte per i 2mila pazienti"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato l'ordine di Israele di evacuare 22 ospedali con oltre 2.000 pazienti nel nord di Gaza definendola una «condanna a morte» per i malati e i feriti. Lo riferisce Haaretz. «L'Oms chiede a Israele di revocare immediatamente l'ordine di evacuazione degli ospedali nel nord di Gaza e chiede la protezione delle strutture sanitarie, degli operatori sanitari, dei pazienti e dei civili», ha dichiarato l'organizzazione. L'Oms ha quindi ribadito il suo appello per la consegna immediata e sicura di forniture mediche, carburante, acqua potabile, cibo e altri aiuti umanitari a Gaza attraverso il valico di frontiera egiziano di Rafah, dove l'assistenza e le forniture sanitarie dell'Oms arrivate oggi sono ferme.

Iran, monito a Israele: "Dovremo intervenire se non fermate i bombardamenti su Gaza"

L'Iran ha inviato un messaggio a Israele tramite l'inviato Onu in Medio Oriente spiegando che non vuole un'ulteriore escalation nella guerra tra Hamas e Israele, ma che dovrà intervenire se l'operazione israeliana a Gaza continua. Lo riporta in esclusiva il sito Axios, citando due fonti diplomatiche a conoscenza della situazione.  Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha incontrato sabato a Beirut l'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente Tor Wennesland, hanno riferito le due fonti diplomatiche. Wennesland, secondo le stesse fonti, ha esortato Amir-Abdollahian a contribuire a prevenire un allargamento del conflitto a Gaza e in Israele nella più ampia regione del Medio Oriente.

Il capo della diplomazia iraniana, sempre stando al resoconto delle fonti, ha risposto che l'Iran non vuole che il conflitto si trasformi in una guerra regionale e vuole cercare di aiutare nel rilascio dei civili tenuti in ostaggio da Hamas a Gaza. Ma Amir-Abdollahian ha sottolineato che l'Iran ha le sue linee rosse, spiegando che se l'operazione militare israeliana continua - e soprattutto se Israele mantiene la sua promessa di un'offensiva di terra a Gaza - l'Iran dovrà rispondere, secondo le fonti. Wennesland ha chiamato il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi e altri dirigenti, trasmettendo il messaggio dell'Iran. L'ufficio di Wennesland ha confermato l'incontro di sabato con Amir-Abdollahian, affermando che i due hanno discusso «gli sforzi diplomatici per rilasciare ostaggi, allentare l'escalation e prevenire una diffusione del conflitto nella più ampia regione» del Medio Oriente. I combattimenti tra Hamas e Israele rischiano di trasformarsi in una guerra regionale se l'Iran verrà coinvolto direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso un gruppo militante in Siria o appoggiando qualsiasi decisione di Hezbollah di unirsi completamente ai combattimenti.

Il monito dell'Iran arriva mentre l'amministrazione Biden cerca di dissuadere Teheran e gli Hezbollah sostenuti dall'Iran in Libano dall'entrare in guerra. Questa settimana, gli Stati Uniti hanno inviato nella regione un gruppo di portaerei e aerei da combattimento proprio a questo scopo di deterrenza.

Salta l'accordo per l'evacuazione di 500 americani da Gaza

Si arena l'accordo tra Washington e il Cairo per consentire ad oltre 500 americani di uscire da Gaza attraversando il valico di Rafah. L'Egitto ha spiegato che darà disco verde solo se gli aiuti umanitari potranno passare nella direzione opposta, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. L'accordo prevedeva le 17 di sabato come termine ultimo per il passaggio ma il valico è rimasto chiuso. Tre dirigenti egiziani hanno affermato che nessuno straniero sarà ammesso, a meno che non venga raggiunto un accordo per consentire la consegna di acqua, cibo, forniture mediche e altri aiuti nella Striscia di Gaza. «Non possiamo consentire l'uscita di pochi stranieri e non permettere l'ingresso di aiuti umanitari per i palestinesi che rimarranno bloccati lì», ha spiegato uno di loro.

Bombardato tunnel a Gaza

Il portavoce militare israeliano ha annunciato che miliziani di Hamas sono stati visti uscire da un tunnel a Gaza. Il tunnel è stato attaccato da un aereo dell'esercito e i miliziani sono stati uccisi, riporta Haaretz. L'esercito ha attaccato altre località nella Striscia principalmente nei sobborghi di Jabaliya, Zeytun, Al-Furqan e Beit Hanoun.

Sempre più pesante il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza: sono 300 i palestinesi uccisi nelle ultime 24 ore  nell'exclave, la cifra più alta dall'inizio del conflitto una settimana fa, dopo gli attacchi di Hamas a Israele. Lo ha reso noto il ministero della Sanità palestinese, il cui ultimo bilancio parla di 2.215 vittime, tra cui 724 minori e 458 donne. I feriti sono 8.714, di cui 2.450 bambini e 1.536 donne.

A una settimana esatta dall'offensiva di Hamas, sono arrivate le ore dell'attacco israeliano in grande scala che verà in azione da terra, cielo e mare le forze armate di Tel Aviv.

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