Gli utili netti l'anno scorso sono scesi di quasi il 15% a 4,76 miliardi e le azioni McDonald's sono praticamente rimaste invariate da quando Thompson è diventato a.d.
Nello stesso arco temporale il Dow Jones è salito del 36%. Un quadro ben diverso da quello da lui trovato quando salì al vertice: nel luglio 2012 la società famosa per i suoi archi dorati aveva all'attivo 106 mesi consecutivi di vendite in crescita nei ristoranti americani aperti da almeno un anno. «È difficile dire addio alla McFamily ma c'è il momento e la stagione per tutto», ha detto l'uscente numero uno (il primo afro-americano) in una nota. Resta da vedere come Easterbrook - da sempre convinto della necessità di attrarre i consumatori più giovani - rilancerà l'azienda. Ieri McDonal's ha annunciato altri giri di poltrone: il direttore finanziario Pete Bensen viene promosso nel ruolo appena creato di Chief Administrative Officer. Kevin Ozan, revisore interno, gli succede. Il mercato ha brindato alle novità spingendo il titolo McDonald's nell'after-hours in rialzo di oltre il 3%. La seduta era finita in calo dello 0,88% a 88,78 dollari.