«Quest’arma non avrà pari al mondo per lungo tempo», la minaccia di Vladimir Putin, che si è complimentato con il ministero della Difesa russo, passa attraverso l’annuncio della Tass: la Russia ha testato con successo un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat o Satan 2, capace di «penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura». Per Putin il nuovo missile darà garanzie di sicurezza alla Russia e «farà riflettere coloro che, nel fervore di una retorica frenetica e aggressiva, cercano di minacciare il nostro Paese. Un messaggio chiaro, rivolto alla comunità internazionale ma anche all’opinione pubblica russa. «Naturalmente - ha detto Putin sottolineando che il vettore è interamente prodotto in Russia - ciò semplificherà la produzione in serie del complesso da parte delle imprese dell’industria della difesa e ne accelererà il trasferimento all’arsenale delle forze missilistiche strategiche». E così il Cremlino si è rivolto anche agli industriali russi preoccupati per il blocco di componenti di alta tecnologia voluto dall’Occidente.
IL LANCIO
Il lancio è stato effettuato dalla base di Plesetsk, 800 chilometri a nord di Mosca, alle 15.12 ora locale e, sempre secondo il Cremlino, «È stato il primo di una serie programmata e una volta che il piano sarà completato, il sistema missilistico Sarmat entrerà in servizio nelle Forze missilistiche strategiche».
SARMAT
Il nuovo missile balistico intercontinentale (Icbm) è dotato di armamento termonucleare. A propellente liquido, pesa 200 tonnellate e, secondo quanto riferito, è in grado di scatenare dodici grandi testate termonucleari con una resa esplosiva fino a 750 kilotoni. La bomba atomica di Hiroshima era di circa 15 kilotoni. Il Sarmat o Satan 2 può consegnare anche il nuovo veicolo di planata ipersonico (Hgv) Avangard. L’alta velocità, la bassa traiettoria e la manovrabilità a metà volo di Avangard potrebbe diventare immune all’intercettazione del sistema di scudi Thaad americano, semplicemente ricorrendo ad una traiettoria che passi al di sopra del polo sud terrestre, zona non coperta da alcun apparato radar di early warning o sistema missilistico difensivo. Con una portata di oltre 18mila chilometri, il Sarmat può effettuare un volo circumterrestre e colpire obiettivi dall’altra parte del pianeta da direzioni impreviste entro un’ora. Ed è in grado di distruggere un paese intero come la Francia. La produzione in serie del missile RS-28 Sarmat sarebbe iniziata nel 2020, a due anni dall’annuncio di Putin, ma l’arma è stata sviluppata a partire dal 2011 per sostituire il precedente R-36M.