Questa mattina il legale di Yingluck aveva chiesto il rinvio del verdetto a causa di un problema di vertigini ed emicrania della sua cliente. I giudici non gli hanno creduto in mancanza di certificato medico, ma intanto la ex premier è scomparsa. «Non so dove si trovi Yingluck. Non posso confermare che sia ancora nel paese», ha poi detto il suo avvocato, Norawit Lalaeng.
Prima e finora unica donna ad aver guidato la Thailandia, Yingluck ha negato le accuse, dicendosi «vittima di un complesso gioco politico».
Migliaia di suoi sostenitori l'hanno attesa questa mattina davanti alla Corte Suprema di Bangkok. Oltre al mandato d'arresto, la Corte ha deciso la confisca della cauzione di 30 milioni di bath (900mila dollari) che era stata depositata da Yingluck all'avvio del processo. Il verdetto è stato rinviato al 27 settembre. Il primo ministro Prayuth Chan-ocha ha intanto ordinato alle forze di sicurezza controlli in tutto il paese e in particolare alle frontiere per arrestatare l'ex premier.