Ruby, Berlusconi ricorre in appello e chiede l'assoluzione piena

Silvio Berlusconi
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Giovedì 2 Gennaio 2014, 17:25 - Ultimo agg. 3 Gennaio, 15:26
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Silvio Berlusconi, tramite i suoi difensori, ha depositato oggi a Milano il ricorso in appello contro la sentenza con cui stato condannato dal Tribunale a sette anni di carcere per il caso Ruby. Nel ricorso si chiede l'assoluzione dalle accuse di concussione e prostituzione minorile con la formula «perché il fatto non sussiste».



Il ricorso. Da quanto si è appreso, nelle circa 480 pagine del ricorso - depositato con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza dei termini - si evidenzia che Ruby ha sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con Berlusconi e dunque si sottolinea la mancanza del reato presupposto.



La condanna. Il Cavaliere, lo scorso 24 giugno, era stato condannato dalla quarta sezione penale del Tribunale a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici che lo ha ritenuto responsabile dei reati di concussione per costrizione e prostituzione minorile. Una pena, quella inflitta dal collegio presieduto da Giulia Turri, più severa rispetto alle richiesta di condanna a sei anni di reclusione proposta dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dal pm Antonio Sangermano che avevano contestato all'ex premier la concussione per induzione e non, come hanno ritenuto i giudici, per costrizione.



Le motivazioni. Lo scorso 21 novembre, nelle 326 pagine di motivazioni della sentenza, il Tribunale aveva scritto che era provato che Berlusconi, quando era presidente del Consiglio, in cambio di denaro e gioielli fece sesso con Ruby, la giovane che sapeva essere minorenne e che era stabilmente inserita «nel collaudato sistema prostitutivo ad Arcore» dove, sotto la sua regia, andava in scena il bunga-bunga, esibizione hot delle ospiti organizzata per «soddisfare» i suoi «desideri». Inoltre, per i giudici, l'ex capo del governo, per evitare che tutto ciò venisse a galla, «abusò» del potere di premier per fare pressioni sui funzionari della Questura di Milano e ottenere il «rilascio» della marocchina accusata di furto.



Ora, con il ricorso in appello, il leader di Forza Italia punta a ribaltare quel verdetto e a ottenere la piena assoluzione per mancanza di prove a suo carico.
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