Intanto Francesca Immacolata Chaouqui, ex consulente vaticana, oggi nel tribunale vaticano in veste di imputata per prendere parte all'udienza tecnica sulle perizie informatiche in vista della ripresa del processo sulla sottrazione e diffusione di documenti vaticani, ha scritto una lettera a papa Francesco in cui chiede di essere svincolata dal «segreto pontificio» per poter esercitare in pieno il suo diritto alla difesa. E' stato il suo avvocato, Laura Sgrò a chiedere di dare lettura della lettera.
La richiesta è stata comunque respinta dalla corte con a capo il presidente del tribunale, Giuseppe Dalla Torre, rimandando la lettura del documento all'udienza di lunedì dal momento che quella di oggi aveva il solo compito di decidere sull'acquisizione del materiale scrutinato dalle perizie informatiche relativo alle conversazioni whatsapp e sms tra i due imputati Chaouqui e il prelato spagnolo mons. Lucio Angel Vallejo Balda.
Chaouqui è entrata e uscita dal Vaticano senza rilasciare dichiarazioni.
Per sicurezza, visto il suo stato di gravidanza, fuori del tribunale, nel corso dell'udienza, ha sostato un'autoambulanza dei servizi sanitari vaticani. Già in una delle precedenti udienze, nelle fasi preliminari del processo, Chaouqui aveva chiesto di prendere la parola in aula ma anche allora il tribunale aveva detto no rimandando l'eventuale intervento alle successive fasi dibattimentali.