Via Cupa, caos migranti l'altolà della Raggi: «Intervenga il Governo»

Via Cupa, caos migranti l'altolà della Raggi: «Intervenga il Governo»
di Laura Bogliolo e Simone Canettieri
Sabato 9 Luglio 2016, 08:45 - Ultimo agg. 09:16
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Virginia Raggi dice «no» alle strutture di transito per migranti. E quindi, seppur costretta ad affrontare l'emergenza di via Cupa, la sindaca chiede una soluzione al Governo, in particolare al Viminale, per trovare nuove strutture che possano ospitare i migranti. «Ma nella legalità». E cioè passando prima per il circuito ufficiale dei richiedenti asilo, mentre attualmente gli immigrati di via Cupa vogliono partire per il Nord Europa. Il sindaco è alle prese con questo dossier. Nella girandola di incontri ha anche chiesto che si attivi subito «per tutti» la macchina dei controlli sanitari. Non le sfugge che la situazione sia complicata.
Ieri nella prima giornata di lavoro con la giunta operativa, la Raggi ha partecipato al comitato per l'ordine e la sicurezza a Palazzo Valentini con il prefetto Paola Basilone, il questore Nicolò D'Angelo e l'assessore alle Politiche sociali, Laura Baldassarre. «Chiederò al Governo un impegno per la ricollocazione di queste persone. Ora il prefetto ci farà sapere, ma sembra che tutte le strutture siano esaurite» ha detto la sindaca dopo il vertice. Ma l'emergenza in via Cupa intanto continua.
Sei bagni chimici affittati per centinaia di migranti in una stradina privata di pochi metri che la sera chiude al transito, i medici volontari che fanno similitudini con «i campi di raccolta del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo», residenti imbufaliti che annunciano una manifestazione giovedì prossimo.
LA DEADLINE
«Per strada non possono stare, non è una situazione dignitosa né tollerabile per loro. È disumano» ha aggiunto Raggi parlando di «un problema di ordine pubblico perché i residenti sono inferociti». E ancora: «Il modello deve essere cambiato. Ora capiamo come gestire e risolvere in maniera rapida questa emergenza, ma poi però dobbiamo iniziare a individuare un percorso diverso che eviti l'emergenza e rispetti i diritti di tutti». Raggi vede «una Roma abbastanza affollata» e si dice determinata a «capire se oggi, con questo flusso di migranti sempre crescente e che viene scaricato in continuazione su Roma, gli strumenti normativi sono adeguati per gestire questo fenomeno». La deadline, spiega, «dovrebbe essere la prossima settimana. C'è la possibilità che i migranti vengano trasferiti fuori Roma? Capiremo con il prefetto dove andranno». Si parte con i vertici. Oggi Baldassare incontrerà i volontari del Baobab con la Del Bello che ha le idee chiare: «Capisco la Prefettura ha obblighi di legge, deve trovare un centro dove i migranti entrano nel circuito dei richiedenti asilo, ma i transitanti di via Cupa vogliono ripartire, il problema deve essere risolto dal Comune, ho scritto alla Raggi. Penso alla soluzione dello scorso anno, la tendopoli della Croce Rossa dietro la stazione Tiburtina». «Entro mercoledì, quando incontrerò Raggi - conclude Del Bello - deve esserci una soluzione». Il Comitato Cittadini Stazione Tiburtina annuncia per giovedì una manifestazione e continua a chiedere: «Ma perché devono stare proprio nel nostro quartiere già affogato nel degrado? La tendopoli? Non la vorremmo, ma sarebbe sempre meglio dello scempio di via Cupa e dovrebbe comunque essere temporanea».
 
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