Laboratori al carcere di Eboli: consegnati ai detenuti gli attestati di agricoltura sociale, panificazione e pizzeria

Oggi la consegna degli attestati a testimonianza della conclusione dei corsi alla presenza del direttore dal carcere Paolo Pastena, del consigliere regionale Andrea Volpe e del garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello

Pastena, Ciambriello e Volpe all'esterno del carcere di Eboli
Pastena, Ciambriello e Volpe all'esterno del carcere di Eboli
Martedì 18 Luglio 2023, 16:42
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Consegnati questa mattina gli attestati finali dei laboratori di agricoltura sociale, panificazione e pizzeria al carcere di Eboli. Sono 32 (rispetto ai 46 presenti in struttura) i detenuti dell'istituto a custodia attenuata per i tossicodipendenti che hanno frequentato due corsi che hanno visto l'impegno del terzo settore, con il Circolo Occhi Verdi di Legambiente e San Paolo Società Cooperativa Sociale Onlus. A celebrare la chiusura dei percorso formativi il direttore dal carcere Paolo Pastena, il consigliere regionale Andrea Volpe e il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello

«In Campania - commenta Ciambriello - negli istituti penitenziari ci sono 6.074 detenuti di cui 1.329 tossicodipendenti, la metà dei quali denunciati dai familiari. Credo che occorra fare investimenti educativi e riabilitativi di intesa con i Sert in alcuni istituti campani sul modello Eboli. Qui i detenuti sono liberi di lavorare, e i laboratori, gli art. 21 che ci sono, costituiscono valori di libertà anche in condizioni di detenzione. Credo che il diritto al lavoro vada intensificato in tutti gli istituti penitenziari. Insomma, il lavoro come elemento di normalità, precondizione importante per qualsiasi progetto di reinserimento sociale e in tal senso anche i corsi di formazione, i laboratori, come questi realizzati ad Eboli, sono importanti. Il lavoro è una scommessa vincente per applicare sul serio l'art. 27 della Costituzione».

«Ho conosciuto in questi anni alcuni detenuti usciti dal carcere di Eboli che si sono reinseriti nella società - dichiara Volpe - Sono rimasto contento nel vedere che il carcere di Eboli è una realtà molto impegnata per il reinserimento sociale dei detenuti. Sono grato alla Regione Campania e al garante Ciambriello per le progettualità messe in campo nelle carceri campane e che individuano il lavoro e la formazione come elementi fondamentali del trattamento rieducativo».

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